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domenica, 22 Dicembre, 2024
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Violenza sessuale durante i provini, finto regista condannato a 11 anni e 9 mesi

(Adnkronos) – Condannato a 11 anni e 9 mesi Claudio Marini, finto regista accusato di violenza sessuale aggravata nei confronti di diverse ragazze che volevano provare a entrare nel mondo del cinema e che venivano adescate con la scusa di effettuare provini. I giudici della quinta sezione penale del tribunale di Roma hanno comminato una pena superiore a quella chiesta dalla Procura, che aveva sollecitato una condanna a 9 anni. Ā Il sedicente regista, secondo l'accusa, tra il 2019 e il 2020 avrebbe compiuto le violenze su 8 ragazze a Roma. Il 'modus operandi' come emerso dalle indagini, era sempre lo stesso: l'uomo, come riportato nel capo di imputazione relativo a otto diversi episodi, ''fingendo di essere il regista incaricato'' da una societĆ , ''soggetto giuridico inesistente, per effettuare un casting di film, si attribuiva un falso nome e una falsa qualitĆ  professionale, traendo in inganno le vittime e costringendole con violenza a subire atti sessuali''. L'uomo, arrestato nell'estate del 2020 e tornato libero durante il processo per scadenza termini, incontrava le aspiranti attrici inizialmente in un luogo pubblico e poi per provare una scena le invitava a casa. Il procedimento ĆØ nato dopo la denuncia presentata da dodici ragazze. Il finto regista ĆØ stato dichiarato dal tribunale capitolino interdetto in perpetuo dai pubblici uffici.Ā Nel procedimento si ĆØ costituita parte civile l'associazione 'Differenza donna'. ''Questa sentenza rappresenta una nuova era, l'era del 'me too' italiano ā€“ commentano l'avvocato Teresa Manente e la collega Marta Cigna, di 'Differenza Donna' – un movimento che parte dalla forza delle donne del mondo dello spettacolo dalla loro consapevolezza dei loro diritti negati, delle molestie e violenze sessuali che restano ancora invisibili. Un movimento che ha preso forma e voce anche nel nostro Paese grazie alla determinazione di tante donne attrici e aspiranti attrici come le 12 parti offese di questo processo seguite e sostenute dall'associazione 'Differenza Donna' che si ĆØ costituita parte civile nel processo e che insieme all'associazione 'Amleta' lotta per svelare la gravitĆ  e la diffusione di molestie e violenza sessuale in questo contesto dove permangono stereotipi e pregiudizi sessisti. Le violenze e le molestie sessuali che le parti offese hanno subito durante provini approfittando della situazione di potere sono crimini che vanno puniti. Vogliamo dire a tutte le giovani donne attrici o aspiranti attrici che ĆØ reato chi viola la nostra libertĆ  di autodeterminazione e sessuale e chi sfrutta il proprio potere per indurci a subire e a tacere'' concludono. Ā —[email protected] (Web Info)

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