Non accenna a placarsi la protesta degli agricoltori calabresi. Oltre cento tra trattori e mezzi pesanti hanno raggiunto la sede della Regione Calabria a Catanzaro per protestare contro le regole comunitarie e contro l’aumento dei costi di produzione in agricoltura. La mobilitazione è promossa dal Coordinamento nazionale Riscatto agricolo che raggruppa produttori e allevatori di tutta Italia. Il corteo di trattori e mezzi pesanti ha occupato il piazzale della Cittadella dopo aver attraversato alcune strade di collegamento della Calabria. A presidiare la protesta e a garantire l’ordine pubblico sono stati dispiegati sul territorio diversi contingenti delle forze dell’ordine ma non si registrano momenti di tensione.
“La nostra – hanno spiegato i promotori – è una protesta apolitica, nel pieno rispetto della legalità. Chiediamo la revisione completa della politica agricola europea in quanto di estremismo ambientalista e a discapito della produzione agricola e dei consumatori, l’abolizione dell’obbligo di non coltivare il 4% dei terreni ed ogni forma di contributo volta a disincentivare la coltivazione, chiediamo di mantenere un regime fiscale adeguato per il mondo agricolo, viste le criticità economiche causate dall’aumento esponenziale dei costi di produzione e dalla flessione dei mercati dei prodotti agricoli e mantenere il sistema che tiene calmierati i costi del gasolio agricolo.
“Chiediamo – hanno aggiunto – regolamenti stringenti che contrastino l’ingresso sul mercato di cibi sintetici. Chiediamo di ridurre o addirittura togliere l’iva su alcuni prodotti alimentari primari applicando per il vino un’aliquota massima del 10%”. Quella di oggi è la seconda giornata di protesta degli agricoltori in Calabria: ieri la mobilitazione ha comportato per alcune ore l’occupazione della Statale 280 a Lamezia Terme (Catanzaro), la Statale 106 tra Crotone e Catanzaro e le strade dell’hinterland di Cosenza. Disagi si sono riscontrati alla normale circolazione sia oggi sia ieri”.