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venerdì, 29 Novembre, 2024
HomeAttualitàSebastiano Guzzi (Unilavoro Pmi), sicurezza sul lavoro: "tragedie annunciate"

Sebastiano Guzzi (Unilavoro Pmi), sicurezza sul lavoro: “tragedie annunciate”

Catia Pulice, amministratore di Al Business: "bisogna concretizzare gli impegni"

Un’azienda della zona artigianale di Novi di Modena, è stata teatro di un infortunio mortale. E’ accaduto qualche giorno fa, intorno alle ore 15.40, quando un uomo di 69 anni è precipitato dal tetto del capannone. La vittima, apparsa subito in condizioni gravi è stata prontamente soccorsa. Sul posto sono intervenute ambulanza e automedica da Mirandola, oltre all’elisoccorso fatto arrivare da Parma. Ogni tentativo di rianimare il 69enne, Aniello Esposito, residente a Concordia, si è rivelato vano. Questo ennesimo incidente, evidenzia Sebastiano Guzzi, Vice Presidente Nazionale Unilavoro Pmi, riaccende i riflettori su una delle questioni sociali più importanti: la sicurezza sul lavoro. Solo dall’inizio dell’anno, nel modenese, si contano già 3 vittime. Numeri preoccupanti che seguono il pessimo trend registrato nel 2023.

Senza contare gli infortuni, che hanno sfiorato quota 14mila. Una fotografia drammatica che racconta tragedie annunciate. Il numero delle persone che hanno perso la vita nel 2023 è preoccupante. Al di là delle dinamiche degli incidenti è del tutto evidente, sottolinea Guzzi, che non si fa abbastanza per garantire la vita e la salute dei lavoratori. Negli ultimi mesi, le sezioni di cronaca hanno riportato, con cadenza quasi settimanale, i decessi, gli incidenti e gli infortuni avvenuti durante lo svolgimento delle attività lavorative. Tantissimi casi. A temere che la lista si allunghi, la Dottoressa Catia Pulice, Amministratore Unico di Al Business, nota società di consulenza che opera, a Lamezia Terme, nel settore della sicurezza nei luoghi di lavoro, della formazione, dell’ambiente, e del marketing.

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Il bilancio infortunistico ci fa comprendere che non si fa ancora abbastanza. Indignarsi, come accade quotidianamente, non è sufficiente. Occorre fare opportune valutazioni ed agire con determinazione. Le norme ci sono e vanno rispettate. Sempre e con estremo rigore. La sicurezza sul lavoro, rimarca Pulice, non è solo tutela della salute, ma cultura della formazione, dell’organizzazione, della pianificazione. Bisogna concretizzare gli impegni, informare, adottare soluzioni adeguate, potenziare la formazione, rafforzare i controlli, promuovere una maggiore sensibilizzazione di lavoratori e imprese.  Servono, conclude Pulice, azioni forti e condivise. Promuovere la salute e la sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro significa attivare misure adeguate e azioni positive che permettano al lavoratore, e anche al cittadino, di acquisire comportamenti sani e sicuri in tutti gli ambienti. Morire sul lavoro non è un triste destino, ma il risultato di un sistema inefficiente.

 

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