Catanzaro – Dagli appalti alla sanità, tante le criticità rilevate dall’ultima relazione delle Corte dei Conti ed illustrate nel corso dell’inaugurazione dell’Anno giudiziario svoltasi a Catanzaro. Un’illegalità diffusa che va dalle frodi all’Unione europea – riscontrate in tutti i settori dai magistrati contabili – fino alla spesa degli enti pubblici. A fare più male alle casse pubbliche i ritardi nella realizzazione di opere infrastrutturali. Il caso della trasversale delle Serre è emblematico: il danno contestato al responsabile del progetto è di 18 milioni e mezzo.
E poi c’è il buco nero della sanità. Le meno virtuose, anche quest’anno, sono le Asp di Cosenza e Reggio. Le parole dei magistrati contabili sono come pietre: il “disordine amministrativo della sanità calabrese è notorio” scrivono, ma nei due enti siamo al “caos contabile”.
Parole dure del procuratore della Corte dei Conti della Calabria, Romeo Ermenegildo Palma, che ai giornalisti ha citato anche un dato specifico: “Il Pnrr, che e’ il principale obiettivo di un’accelerazione da parte della legislazione e’ praticamente fermo. Basta prendere il portale Calabria per vedere che una delle misure che riguarda le infrastrutture, su 5 miliardi e mezzo di dotazione, ha spesa zero. Significa – ha concluso il procuratore della Corte dei Conti della Calabria – che non e’ la paura della firma che blocca l’iniziativa della pubblica amministrazione, e’ qualcosa di piu’ complesso che passa dalle norme e anche dalla cultura di chi la deve attuare”.
