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Israele e Usa, rapporti tesi tra messaggi incrociati. L'operazione militare a Gaza non si ferma, mentre arrivano news su passi avanti verso l'accordo per il cessate il fuoco. La linea del governo israeliano guidato da Benjamin Netanyahu rimane al momento invariata e fissa la 'vittoria totale' come obiettivo. Gli Stati Uniti, come ribadito piĆ¹ volte dal presidente Joe Biden, accendono i riflettori sugli aiuti per la popolazione civile della Striscia di Gaza. Piani diversi, con rapporti sempre piĆ¹ complessi sull'asse Tel Aviv-Washington.Ā Ā Ad aumentare la tensione ha contribuito nelle ultime ore un rapporto pubblicato dall'Ufficio del Direttore della National Intelligence americana, secondo cui la sopravvivenza di Netanyahu come primo ministro ĆØ "a rischio" a causa della guerra a Gaza. "La mancanza di fiducia da parte dell'opinione pubblica nella capacitĆ di governare di Netanyahu si ĆØ approfondita e ampliata ancora di piĆ¹ rispetto a prima della guerra. Stiamo assistendo a grandi proteste per chiedere le sue dimissioni e lo svolgimento di nuove elezioni. Un governo diverso e piĆ¹ moderato ĆØ uno scenario possibile", si legge nel rapporto.Ā Secondo il documento, rilanciato dai media dello Stato ebraico, Israele deve aspettarsi di affrontare una crescente pressione internazionale a causa della situazione umanitaria a Gaza. Si afferma inoltre che Israele e Iran stanno tentando di adattare le loro azioni l'uno all'altro in modo da evitare un escalation del conflitto in piena regola tra i due Paesi.Ā "Riteniamo che la leadership iraniana non sia stata coinvolta nella pianificazione dell'attacco del 7 ottobre e che non avesse informazioni preliminari sull'attacco", aggiunge il rapporto, secondo cui Israele dovrĆ affrontare la resistenza armata di Hamas per molti anni, mentre le forze di difesa continueranno a tentare di distruggere i tunnel del movimento.Ā Ā Al report, Israele ha risposto con dichiarazioni di un anonima figura istituzionale di alto livello. "Coloro che eleggono il primo ministro in Israele sono i cittadini israeliani. Nessun altro", le parole perentorie. "Israele non ĆØ un protettorato degli Stati Uniti ma una nazione indipendente e democratica, i suoi cittadini sono coloro che sono chiamati a leggere il governo. Ci aspettiamo che i nostri amici agiscano per eliminare il regime terroristico di Hamas e non il governo eletto in Israele", aggiunge il funzionario.Ā Ā Esplicite anche le parole che Netanyahu invia in un videomessaggio alla conferenza dell'Aipac, l'associazione che celebra l'amicizia tra Israele e Stati Uniti. "Non potete dire che sostenete l'obiettivo di Israele di distruggere Hamas e poi vi opponete ad Israele quando adottata le azioni necessarie". Ā
"Voglio essere chiaro, Israele vincerĆ questa guerra, a tutti i costi", dice ancora il premier israeliano, promettendo che "finiremo il lavoro a Rafah, permettendo alla popolazione civile di ripararsi dal pericolo". PerchĆ© altrimenti Hamas potrĆ "riorganizzarsi, riarmarsi e riconquistare Gaza". "Non potete dire che vi opponete alla strategia di Hamas di usare i civili come scudi umani e poi dare la colpa ad Israele per le vittime civili che sono il risultato della strategia di Hamas", afferma Netanyahu che, diplomaticamente, usa toni piĆ¹ soft quando parla in maniera esplicita di Biden: "Apprezzo profondamente il sostegno che ho ricevuto dal presidente Biden e dalla sua amministrazione e spero che continui". Anche alla Casa Bianca, perĆ², viene riservata una stoccata: "La stragrande maggioranza degli americani sono con noi – afferma ancora – so che la stragrande maggioranza del Congresso ĆØ con noi".Ā —internazionale/[email protected] (Web Info)
Gaza, Israele-Usa: tensione e messaggi incrociati
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