Dissequestro di tutti i beni (dal valore complessivo di 800 milioni di euro) e restituzione (confermata) ai legittimi proprietari. Lo ha deciso la sezione Misure di prevenzione della Corte d’appello di Catanzaro (presidente Antonio Battaglia, a latere Abigail Mellace e Paola Ciriaco) che ha rigettato il ricordo della Direzione distrettuale antimafia che, a sua volta, aveva impugnato la decisione del Tribunale misure di prevenzione di Catanzaro nei confronti del gruppo Perri, attivo nel settore della grande distribuzione e proprietario del centro commerciale āDue mariā di Maida.
La Corte d’appello ha pure rigettato la richiesta della Dda della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per 5 anni, ne confronti dei fratelli Perri (Pasqualino e terzi interessati, Francesco e terzi interessati e Marcello e terzi interessati). Francesco Perri era difeso dall’avvocato Salvatore Staiano e Aldo Ferraro, Jessica Perri (tra terzi interessati) da Giuseppe Mussari, Antonella Perri da Aldo Ferraro, Franca Fazzari da Aldo Ferraro, Pasqualino Perri difeso da Francesco Gambardella e Marcello Perri da Michele Cerminara e, tutte le societĆ da Ferraro.
Nell’ottobre del 2022, tra l’altro, il Tribunale di Lamezia Terme aveva assolto Francesco Perri, per non avere commesso il fatto, dall’accusa di essere stato partecipe alla cosca Iannazzo della ‘ndrangheta.