La società Stretto di Messina “conferma quanto già comunicato: il franco navigabile del ponte sullo Stretto di Messina è di 72 metri per una larghezza di 600 metri e si riduce a 65 metri, in presenza di condizioni eccezionali di traffico pesante stradale e ferroviario, assolutamente gestibile. Si tratta di un’altezza in linea o superiore ai ponti esistenti sulla grandi vie di navigazione internazionali. Le oscillazioni delle navi di 5/10 metri a causa del moto ondoso, richiamate da “analisi indipendenti” e riportate dai media, non trovano alcun riscontro nella realtà dello Stretto di Messina. Onde di 9 metri si sono verificate solo in occasione del maremoto del 1908″.
Inoltre- si legge in una nota – “non si tiene conto della possibilità delle navi di ridurre l’altezza dell’imbarcazione: alberi e fumaioli reclinabili, stive di zavorra per raccogliere acqua di mare che abbassano la linea di galleggiamento. Operazioni che vengono compiute usualmente dalle grandi navi container che accedono al Mediterraneo passando per il canale di Suez sotto l’Al Salam Bridge, il cui franco navigabile è inferiore ai 72 metri che saranno disponibili sullo Stretto di Messina”.
L’Ammiraglio Nunzio Martello, Coordinatore del Tavolo Tecnico per la sicurezza della navigazione nello Stretto di Messina per la realizzazione del ponte, spiega al riguardo che: “Il tema del franco navigabile del ponte sullo Stretto di Messina è stato ampiamente analizzato attraverso un approfondito esame del traffico degli ultimi anni nello Stretto, suddiviso per le diverse imbarcazioni. Nessuna nave in transito nel 2023 sarebbe stata impossibilitata a passare con il ponte”.