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sabato, 21 Dicembre, 2024
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VIDEO-Parma: sequestro preventivo nei confronti di condannato per ‘ndrangheta

Amministratore di fatto di un bar in cittĆ 

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Parma hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Parma, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di una persona fisica, giĆ  condannata per il reato di associazione di tipo mafioso. Con il decreto ĆØ stato disposto il sequestro della somma di denaro nonchĆ© di beni e/o altre utilitĆ  nella disponibilitĆ  dellā€™indagato per un importo di oltre 170.000 euro. Il provvedimento ĆØ scaturito da accertamenti svolti dā€™iniziativa dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Parma circa il rispetto della normativa antimafia da parte dei soggetti aventi precedenti penali specifici e residenti in provincia. In effetti, l’attuale normativa antimafia impone alle persone condannate con sentenza definitiva per reati di particolare gravitĆ  lā€™obbligo di comunicare, per dieci anni ed entro trenta giorni dal fatto, tutte le variazioni nella entitĆ  e nella composizione del patrimonio, concernenti elementi di valore non inferiore a 10.329,14 euro.

Entro il 31 gennaio di ciascun anno, inoltre, ĆØ previsto lā€™obbligo di comunicare le variazioni intervenute nellā€™anno precedente, quando concernono complessivamente elementi di valore non inferiore ad euro 10.329,14. I preliminari approfondimenti dei finanzieri hanno consentito di rilevare che lā€™indagato era stato condannato in via definitiva nel 2014 dalla Corte di Assise d’Appello di Catanzaro alla pena della reclusione (3 anni, 1 mese e 10 giorni), con interdizione dai pubblici uffici per 5 anni, per associazione a delinquere di stampo mafioso, in quanto ritenuto affiliato alla cosca di ndrangheta Vrenna Corigliano-Bonaventura. Le successive indagini finanziarie delle Fiamme Gialle, coordinate dalla Procura della Repubblica di Parma, hanno permesso di ricostruire, mediante lā€™analisi di conti correnti e carte prepagate in uso allā€™indagato, ingenti flussi finanziari in entrata, nel periodo compreso dal 2017 al 2021, che il citato indagato ha omesso di comunicare al Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Parma, competente in ragione della residenza del soggetto, in violazione della normativa antimafia sopra descritta. Pertanto, allā€™indagato ĆØ contestata lā€™ipotesi di reato previsto dalla legge ā€œRognoni-La Torreā€).

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Le ulteriori investigazioni dei finanzieri di Parma, svolte allo scopo di ricostruire il reale patrimonio dellā€™indagato, hanno consentito di ipotizzare che lo stesso, pur risultando lavoratore dipendente a tempo determinato, sia il reale amministratore di una societĆ  di Parma, titolare di unā€™attivitĆ  di bar dellā€™Oltretorrente, solo formalmente intestata alla moglie. Pertanto, il provvedimento di sequestro preventivo eseguito nella scorsa serata ha avuto ad oggetto, oltre che conti correnti e rapporti finanziari personali dellā€™indagato, anche la totalitĆ  delle quote della societĆ  e beni strumentali allā€™esercizio dellā€™attivitĆ  di bar.

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