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sabato, 8 Febbraio, 2025
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VIDEO-Producevano sostanze stupefacenti simulando la coltivazione di canapa sativa: 11 arresti e 2 misure di allontanamento nel Reggino

I carabinieri del N.I.P.A.A.F. del gruppo carabinieri forestale di Reggio Calabria, diretti dalla direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, hanno ricostruito, allo stato degli atti, lā€™esistenza di unā€™associazione a delinquere finalizzata alla realizzazione di vaste piantagioni di cannabis sul territorio calabrese con conseguente vendita sul mercato illegale della sostanza stupefacente ricavata, allā€™interno di una consolidata organizzazione costituita da soggetti operanti tra i comuni di Taurianova, San Procopio e Santā€™Eufemia di Aspromonte. Le indagini avrebbero consentito di individuare i soggetti che finanziavano e sovraintendevano i lavori di piantagione, riconducibili alle cosche di ā€˜ndrangheta delle province di Reggio Calabria ed anche di Catanzaro, nonchĆ© gli altri componenti dellā€™organizzazione, con la definizione delle ā€œquote parteā€ spettante a ciascuno di essi, in termini di proventi derivanti dalla vendita della sostanza stupefacente sul mercato illegale.Ā  In ausilio ai sodali, operavano ulteriori figure assoldate di volta in volta, che venivano individuate per svolgere compiti di vigilanza e manovalanza, ovvero quali ā€œsoggetti sacrificabiliā€, spesso incensurati, disposti ad assumersi ogni responsabilitĆ  nellā€™ipotesi di un intervento delle forze di polizia.

Dalle conversazioni intercettate emergeva come i partecipi allā€™organizzazione si mostrassero sicuri in merito ai canali commerciali ai quali destinare la sostanza stupefacente, grazie alle figure garanti dei capi-promotori, giĆ  inseriti in un sistema strutturato e consolidato di commercio nel mercato illegale. Gli odierni arrestati non desistevano neppure a fronte delle periodiche azioni di contrasto alle loro attivitĆ  poste in essere dalle forze di polizia, tanto da essere capaci di riavviare in tempi rapidi le attivitĆ  di produzione della sostanza stupefacente nonostante i vari controlli subiti. Peraltro i sodali simulavano la legale sussistenza delle coltivazioni di canapa, con raggiri e stratagemmi atti ad eludere i controlli operati dai carabinieri forestali. Nel corso di un controllo amministrativo, uno dei titolari dellā€™attivitĆ , giĆ  istruito a dovere dai sodali, esibiva ai carabinieri la documentazione comprovante la sussistenza di unā€™azienda agricola a suo nome, un regolare contratto di affitto del terreno e fatture di acquisto di semi certificati di canapa nei limiti previsti dallā€™attuale normativa. Nello specifico, i militari intervenuti eseguivano ritualmente un campionamento delle piante presenti, con prelievo della coltura, alla presenza del titolare, al quale venivano rilasciati dei campioni in contraddittorio per le eventuali controverifiche. Gli esiti delle analisi condotti dal reparto investigazioni scientifiche dei carabinieri, confermavano la sussistenza di un principio attivo ā€“ thc nettamente superiore al quantitativo soglia consentito dalla legge, il che certificava la natura di stupefacente delle piante campionate. Tra le varie attivitĆ  condotte nel corso dellā€™indagine, i militari del n.i.p.a.a.f. di reggio calabria avevano giĆ  proceduto allā€™arresto in flagranza di un soggetto che trasportava ingenti quantitativi di piante di canapa prelevate dalle piantagioni oggetto della presente indagine, nonchĆ© di ulteriori quattro soggetti sorpresi nella lavorazione dello stupefacente, con conseguente sequestro di circa 70 kg di marijuana giĆ  in stato di essiccazione e pronta per la vendita.

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Questā€™ultima attivitĆ  e tutti gli elementi raccolti dagli investigatori hanno portato allā€™adozione delle odierne misure cautelari, emesse dal g.i.p. di Reggio Calabria. Le ipotesi di reato contestate vanno dallā€™associazione a delinquere finalizzata al traffico delle sostanze stupefacenti, aggravata ai sensi dellā€™art. 416 bis 1 c.p., a una serie di delitti in materia di stupefacenti. E’ appena il caso di evidenziare gli effetti deleteri per la salute derivanti dallā€™uso di tale sostanza stupefacente, quali tra i piĆ¹ gravi lā€™alterazione della capacitĆ  di giudizio. Per lā€™odierna operazione sono stati impiegati circa 60 carabinieri forestali provenienti dalle regioni calabria e sicilia, unitamente a militari del comando provinciale di Reggio Calabria. tredici le misure cautelari personali eseguite in data odierna, di cui otto in carcere, tre agli arresti domiciliari e due divieti di dimora nel territorio calabrese. Si precisa che il presente procedimento penale ĆØ nella fase delle indagini preliminari per cui ogni valutazione ĆØ da considerare allo stato degli atti e fatte salve le successive valutazione di merito.

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