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martedƬ, 4 Febbraio, 2025
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VIDEO-GdF Bologna: confiscati beni per 100 milioni a 2 “imprenditori” collusi con clan camorristici

I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, unitamente al Servizio Centrale Investigazione CriminalitĆ  Organizzata (S.C.I.C.O.) e con il supporto dei militari in forza ai Comandi Provinciali di Napoli, Caserta, Benevento e Cosenza, in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Corte dā€™Appello di Napoli, hanno confiscato un ingente patrimonio di societĆ  operanti nei settori dellā€™edilizia e immobiliare, per un valore complessivo di circa 100 milioni di euro. I beni sottoposti a vincolo sono risultati nella disponibilitĆ  di due imprenditori di origine campana, condannati in via definita, a vario titolo, per concorso esterno in associazione per delinquere di tipo camorristico e trasferimento fraudolento di valori anche aggravato dal c.d. ā€œmetodo mafiosoā€.

Il provvedimento di confisca eseguito da militari del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bologna, rappresenta lā€™epilogo di articolate e complesse indagini dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Napoli, originate allā€™esito di un monitoraggio di investimenti immobiliari ā€œsospettiā€ effettuati in Emilia-Romagna, in localitĆ  delle province di Bologna e Ravenna, da soggetti apparentemente privi di qualsiasi capacitĆ  reddituale. In particolare, le investigazioni hanno consentito di documentare un complesso di societĆ  – formalmente intestate a soggetti compiacenti, ma di fatto ā€œgestiteā€ dai due imprenditori campani (giĆ  ristretti presso le case circondariali di Santa Maria Capua Vetere e Secondigliano) – strumentalmente impiegate per operazioni speculative immobiliari al fine, tra lā€™altro, di agevolare gli investimenti di alcuni clan e il reimpiego di provviste illecite, in maniera da consentire alle stesse organizzazioni criminali di trarre ingenti guadagni.

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La sinergia operativa instauratasi tra impresari e sodalizi criminali ha consentito ai primi di rafforzare il proprio dominio economico e ai secondi di conseguire cospicue risorse da distribuire allā€™interno dei clan. Questi ultimi, agendo allā€™ombra di imprese apparentemente pulite, reinvestivano nel circuito legale i proventi delle attivitĆ  immobiliari. Lā€™attivitĆ  complessivamente svolta ha permesso di assicurare allo Stato 161 beni immobili, tra fabbricati e terreni siti nelle province di Napoli, Caserta, Benevento e Cosenza, 25 autoveicoli, 7 rapporti bancari attivi e 16 quote di partecipazione societarie, per un valore di 100 milioni di euro. Lā€™attivitĆ  di servizio in rassegna testimonia, ancora una volta, lā€™elevata attenzione della Guardia di Finanza allā€™individuazione e alla conseguente aggressione dei patrimoni e delle disponibilitĆ  finanziarie illecitamente accumulati dalle consorterie criminali di stampo mafioso, allo scopo di arginare lā€™inquinamento del mercato e favorire la libera concorrenza, a tutela della sana imprenditoria, della trasparenza e della sicurezza pubblica.

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