“Sono venuto qui per portare la mia solidarietà perché sono convinto della sua innocenza al 100%. So cosa significa subire procedimenti giudiziari e condanne quando si è innocenti. Semplicemente ho voluto fare un gesto di solidarietà per lei e per la causa dei rifugiati. Maysoon Majidi rappresenta la causa curda. È un’attivista per il rispetto dei diritti umani e si trova lei stessa coinvolta in una storia assurda”. Lo ha detto l’europarlamentare di Avs Mimmo Lucano all’uscita del carcere di Reggio Calabria dove si è recato per incontrare Maysoon Majidi, l’attivista curda iraniana di 28 anni arrestata a gennaio dalla Guardia di finanza con l’accusa di essere la scafista di una imbarcazione con 77 migranti sbarcati a Crotone il 31 dicembre 2023.
Maysoon Majidi è stata costretta a lasciare l’Iran nel 2019 dopo aver partecipato alle proteste contro il regime dove sono morte oltre 1.500 persone. È scappata nel Kurdistan iracheno continuando il suo attivismo per le donne curde e iraniane ma ha dovuto lasciare anche l’Iraq perché anche lì perseguitata e per questo si è imbarcata per raggiungere l’Europa. A Crotone l’arresto in seguito alle testimonianze di due migranti. In attesa del processo che riprenderà a settembre, l’attivista ha sempre respinto le accuse raccontando di essere rimasta sempre sottocoperta e di aver chiesto per un malore di salire sul ponte della barca dove ha litigato con un’altra donna che, prima di partire, aveva preso a tutti i cellulari.
“Il fenomeno dello scafismo – ha aggiunto Lucano – l’ho incontrato ancora prima di diventare sindaco di Riace. Penso che sia completamente inventato e che debbano trovare qualcuno da identificare come responsabile di un qualcosa che in realtà non è così. Hanno bisogno di qualcuno su cui costruire questo teorema accusatorio per giustificare azioni che non sono degne della giustizia. Non è una novità che gli scafisti vengono individuati in maniera approssimativa. Non c’è rispetto dei diritti umani se una persona, come Maysoon Majidi, si trova a subire tutto questo”. “Non bisogna mai dimenticare – ha detto ancora l’europarlamentare di Avs – che è l’occidente il responsabile, siamo noi che vendiamo le guerre, noi che abbiamo saccheggiato i loro territori. Non dobbiamo dimenticare il colonialismo, il neocolonialismo, il liberismo. Sono loro le vittime di un sistema assurdo. Ho trovato una ragazza magra ma anche sorridente che non perde mai la fiducia. Questa è stata la mia impressione. Quando mi ha visto si è commossa. Adesso la seguirò fino a quando per lei non finirà questo calvario giudiziario. Lei non parla tanto bene l’italiano ma ha capito il significato di questo gesto e mi ha ringraziato. Porterò la sua storia all’attenzione del Parlamento europeo. Il rispetto dei diritti umani è la mission che dovremmo avere”.
(Ansa)