«Anche il ‘Rapporto Crea 2024’ (Centro per la Ricerca. Economica Applicata in Sanità, ndr) indica che la Calabria è l’ultima regione d’Italia per performance socio-sanitaria, del tutto insufficiente. Questo ulteriore quadro statistico non sorprende affatto e rafforza l’allarme che, come partito, avevamo lanciato sullo stato comatoso della sanità pubblica nel territorio calabrese, davanti al negazionismo cronico del presidente Roberto Occhiuto, cieco e sordo rispetto alle ragioni dei più poveri, che spesso non si curano per mancanza di soldi, sostegno e assistenza». Lo si legge in una nota del Partito democratico della Calabria, guidato dal senatore Nicola Irto.
«Al netto delle narrazioni a senso unico di Occhiuto e dei suoi ‘megafoni’ scelti- si legge ancora -, la verità è scritta nei dati, sempre oggettivi e sistematicamente drammatici. Mai la sanità pubblica della Calabria era sprofondata così in basso, come peraltro confermano la crisi che sta attraversando l’ospedale di Cosenza e la situazione pesantissima dell’Asp di Reggio Calabria». «Già adesso – denuncia il Pd della Calabria – le condizioni della sanità calabrese sono tali da comprimere al massimo la tutela della salute dei cittadini.
Con l’attuazione dell’autonomia differenziata, aumenteranno i divari della sanità calabrese rispetto a quella delle Regioni più ricche, che, come avverte il ‘Rapporto Crea 2024’, potranno assumere i medici migliori potendo contare su maggiori risorse. Ciò determinerebbe il declino inesorabile della sanità pubblica della Calabria, del quale Occhiuto – concludono i dem calabresi – dovrà assumersi la responsabilità politica».