Diversi telefoni cellulari, nascosti all’interno delle celle, e vari grammi di marijuana e hashish sequestrati. E’ il bilancio di un’operazione della polizia penitenziaria svoltasi ieri nell’Istituto Penitenziario di Vibo Valentia.
L’operazione e’ stata coordinata dal nuovo comandante dell’istituto, Romano, con il supporto degli ispettori, dei sovrintendenti e di tutto il personale del carcere di Vibo Valentia, affiancati dagli agenti provenienti da altri istituti calabresi, come Catanzaro, Palmi, Locri e Reggio Calabria. Fondamentale anche l’apporto dell’unita’ cinofila della Calabria, che ha contribuito al successo dell’intervento.
A renderlo noto e’ il sindacato di polizia penitenziaria Sappe. “L’istituto, pur attraversando momenti critici – affermano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Francesco Ciccone, segretario regionale – si e’ sempre distinto per la professionalita’ e lo spirito di sacrificio di di tutto il personale che ha continuato a garantire legalita’ e sicurezza, attraverso l’espletamento quotidiano dei compiti istituzionali.
Auspichiamo che si proceda al piu’ presto a schermare gli istituti penitenziari italiani, per evitare l’utilizzo dei telefoni cellulari che, ormai, entrano con estrema facilita’, nonostante l’introduzione di uno specifico reato nel nostro codice penale”.