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giovedì, 12 Dicembre, 2024
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Lettera aperta ai compagni della media

Sarà una longevità acquisita negli anni, sarà la possibilità che creano al giorno d’oggi i vari social ma “ritrovarsi” dopo tanti anni con i compagni di classe con cui si è frequentato le elementari, medie o superiori è diventata ormai quasi una necessità.
E’ una lettera aperta ai suoi compagni della scuola media di Lamezia Terme quella di Antonio che dopo cinquant’anni con una rimpatriata generale ha voluto conservare nella memoria il momento il cui “ritrovarsi” è stato uno slancio di affetto ed amicizia belli da rivivere.

Ecco la sua lettera con un ringraziamento ai compagni con cui si è ritrovato chiedendo una pubblicazione da parte della nostra testata:

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Tenuta delle Grazie 13_6_2024

“Non poteva trascorrere soltanto così, ricordata semplicemente da noi componenti e partecipi della sezione F della Scuola Media Pietro Ardito qualcosa si doveva fare affinché rimanesse traccia di 30 Boomers che hanno mantenuto nella gioia e nei dispiaceri della vita contatti tra di loro.
Le distanze geografiche: chi in Veneto, Toscana, Lazio ecc… hanno liso leggermente i contatti, ma quando ce ne stata l’opportunità sono sempre stati rinsaldati, se ci incontriamo per strada nel caos frenetico della vita non manca mai il saluto, anche un cenno di intesa, poi magari proseguiamo di corsa, mai mancherà quel sincero ricordo di un passato povero di svaghi ma ricco di semplice fratellanza.

Ci ha ricongiunto più direttamente tanti anni fa un social, whatsApp, grazie a Giovanni che completò il gruppo “terzeffini” con la ricerca dei recapiti telefonici, così 10 anni fa festeggiammo il 40°.
Il primo di ottobre Franco iniziò il “tam tam” di convocazioni, dove purtroppo non tutti hanno potuto partecipare. Lucio si è impegnato sia nel trovare un gadget commemorativo, con felpe che andavano dalle misure XL e XXL (purtroppo solo pochi avevano necessità delle L) che nello scegliere la location dove festeggiare, ricordare i nostri professori dalla mitica Marturano agli indimenticati Amatruda, De Blasi, De Sarro, Saladini, Spartano, mi perdonino coloro che ho dimenticato.

Parlare della nostra vita, del nostro lavoro, di chi ha già raggiunto la pensione, dei nostri figli e magari anche dei nipoti, prenderci in giro come se non fosse mai cambiato nulla, solo il giro vita e i capelli grigi per chi ancora li ha.

E’ stata una bella serata, ragazzi diversamente giovani della 3F del 1974, io mi impegnerò per rifesteggiare tra dieci anni e rincontrarci li davanti il portone. Grazie della vostra compagnia.
Antonio Menga secondo banco a destra.”

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