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sabato, 16 Novembre, 2024
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Lamezia, parla il primario aggredito del Pronto soccorso: Non abbiamo più libertà di scelta su pazienti

“Siamo arrivati ad un punto estremo dove il medico non ha più la libertà, serenamente, di decidere sulla terapia, sull’assistenza di un paziente. Praticamente siamo vessati tutti i giorni sia dai pazienti stessi ma anche dai familiari su cosa dobbiamo fare, su quale indagini richiedere, quando dimettere e se dimettere”. Lo ha detto il primario del Pronto soccorso di Lamezia Terme, Rosario Procopio, aggredito la notte scorsa ed oggi rientrato al lavoro.

“Non è più possibile accettare una situazione di questo tipo perché non si lavora serenamente e poi si rischia, se poco poco si è contrari alle loro richieste, di subire fisicamente”- ha aggiunto Procopio.

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Tenuta delle Grazie 13_6_2024

La violenta aggressione al primario si è verificata ieri sera ad opera dei parenti di una degente che doveva essere dimessa dal reparto di Osservazione breve intensiva. Procopio stava spiegando la signora poteva rientrare a casa con la terapia prescritta dai sanitari, quando, uno dei tre parenti che erano presenti al colloquio, ha cominciato a inveire contro il medico opponendosi alla dimissione. Quando Procopio si è girato per rientrare nella sua stanza lo ha colpito alla schiena con un manganello che teneva nascosto sotto un giubbotto.

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