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sabato, 16 Novembre, 2024
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Convegno Eurama precision oncology, test molecolari solo in 40% cancro polmone

(Adnkronos) – Oggi, in Italia, solo in circa il 40% dei pazienti con tumore del polmone viene eseguita la profilazione molecolare, che consente di stabilire il migliore trattamento personalizzato. Nel carcinoma della mammella, le percentuali sono addirittura inferiori. In questo contesto – spiega una nota – Eurama (Eurasia Mastology Association) Precision Oncology vuole superare gli ostacoli organizzativi che impediscono di garantire a tutti questi test, ponendosi come ā€˜cernieraā€™ tra le Istituzioni nazionali, gli stakeholder regionali e nazionali, le societĆ  scientifiche e lā€™Agenzia italiana del farmaco (Aifa), come ĆØ stato evidenziato oggi, a Milano, Al convegno ā€˜SocietĆ , ricerca e curaā€™. Ā ā€œVogliamo che sia offerta a tutti i pazienti oncologici la possibilitĆ  di identificare i biomarcatori, in maniera uniforme sul territorio, perchĆ© si tratta di un bisogno clinico ancora insoddisfatto non solo nel nostro Paese, ma a livello mondiale ā€“ afferma Giancarlo Pruneri, presidente di Eurama Precision Oncology e direttore del dipartimento di Patologia alla Fondazione Irccs Istituto nazionale dei tumori di Milano – ƈ essenziale velocizzare la traslazione dei risultati della ricerca scientifica nella vita dei pazienti, a partire dalla profilazione molecolare del tumore in tutte le fasi, dalla diagnosi alla recidiva, per assicurare trattamenti personalizzati allā€™avanguardia a tutti. I farmaci personalizzati sono disponibili, ma il sistema oggi non ĆØ ancora in grado di individuare in tutti i pazienti i biomarcatori per quei farmaci in modo completo. Ogni paziente ha diritto alla profilazione molecolare completa del tumore. Eurama nacque nel 2012 per volere di Umberto Veronesi, con lā€™obiettivo di diffondere il sapere scientifico, soprattutto in senologia, ai Paesi dellā€™Europa e dellā€™Asia ā€“ ricorda Pruneri – Oggi dobbiamo rivolgere la nostra attenzione in particolare allā€™Italia, consapevoli delle difficoltĆ  del nostro Servizio sanitario nazionale. Servono nuovi modelli. Ad esempio, in Regione Lombardia ĆØ stata data concreta attuazione al Decreto ministeriale che ha stanziato i fondi necessari ed ĆØ stata creata una piattaforma di laboratori che ha permesso, in un solo anno, di portare al 75% la percentuale di pazienti con carcinoma polmonare che hanno accesso ai test per tutti i biomarcatori utili. In questo modo, ĆØ possibile migliorare la distribuzione delle terapie e la qualitĆ  di vita dei pazientiā€. Ā Un progetto di Eurama Precision Oncology riguarda la biopsia liquida nel tumore della mammella, per individuare alterazioni molecolari presenti nel 40% dei casi. ā€œAttraverso un semplice prelievo di sangue ā€“ sottolinea – la biopsia liquida permette di isolare i frammenti di Dna circolante, tra cui anche quello tumorale. Questo tipo di test, pur essendo rimborsato dal Servizio sanitario, ĆØ ancora poco diffuso in Italia. Vi sono difficoltĆ  nellā€™identificare le pazienti e testarle in tempi rapidi. Proprio sul Dna tumorale circolante, quindi sulla biopsia liquida, ĆØ possibile oggi applicare la tecnologia di sequenziamento di nuova generazione (Ngs)ā€. Ā A tale proposito, ā€œRegione Lombardia – continua Pruneri – ha identificato i centri Hub che eseguono i test Ngs e le strutture territoriali da cui i centri Hub dovrebbero ricevere il materiale sui cui eseguire queste analisi. Ma deve essere implementato il processo di centralizzazione. Si tratta di un aspetto pratico per far arrivare il materiale da analizzare ai centri Hub. Eurama Precision Oncology vuole aiutare un centro Hub come lā€™Istituto nazionale dei tumori di Milano a ottenere, in modo coordinato e sicuro, le biopsie liquide provenienti dalle strutture periferiche. In questo modo puĆ² essere creato un modello da estendere dal tumore della mammella ad altre neoplasie, come quelle del colon e del polmone. Questo progetto ha risvolti sociali, tecnici e scientificiā€. Ā A proposito del tumore della mammella, lo studio Breakfast-2 analizza lā€™utilitĆ  clinica della dieta ā€˜mima-digiunoā€™, quindi di un intervento metabolico, associata alla terapia convenzionale, cioĆØ alla chemioimmunoterapia neoadiuvante nelle pazienti con tumore del seno triplo negativo in stadio iniziale. ā€œĆˆ uno studio nazionale, accademico e multicentrico. Sono 12 i centri coinvolti ā€“ spiega Claudio Vernieri, ricercatore clinico, professore associato di Oncologia allā€™UniversitĆ  degli Studi di Milano e Principal Investigator dello studio – Con questa sperimentazione, che ĆØ giĆ  partita, vogliamo capire come migliorare lā€™efficacia delle cure tramite lā€™utilizzo di un programma nutrizionale. Il regime alimentare consigliato si basa su unā€™alimentazione sana e bilanciata, selezionata in base a studi preclinici pubblicati su riviste di altissimo impatto internazionale. Questa dieta, con Bbreakfast-2, ĆØ trasferita nella pratica clinica. Ricordiamo che il carcinoma mammario triplo negativo colpisce soprattutto pazienti giovani, in cui la malattia determina un forte impatto emotivo e in cui la gestione della dieta ĆØ complessaā€. Ā Eurama Precision Oncology ā€œha contribuito, insieme a ingegneri informatici ā€“ aggiunge Pruneri – allo sviluppo di una app che permette alle pazienti coinvolte nello studio di disporre dellā€™agenda della dieta e di un rapporto diretto con i nutrizionisti. Le pazienti possono cosƬ aderire con maggior precisione al regime alimentare proposto. ƈ un modo innovativo di fare ricerca scientifica. La web-app dedicata infatti permette di monitorare costantemente le pazienti e di raccogliere dati preziosi per la ricercaā€.Ā Lā€™oncologia di precisione ā€œha rivoluzionato il modo di curare il cancro – conclude Paolo Marchetti, direttore scientifico Idi-Irccs di Roma, Ordinario f.r. di Oncologia allā€™UniversitĆ  La Sapienza di Roma e presidente della Fondazione per la medicina personalizzata (Fmp) e Principal Investigator del Rome Trial – Ora serve una piattaforma nazionale che valuti la possibilitĆ  di implementare farmaci innovativi nel trattamento di quei pazienti con malattia avanzata, finora privi di standard di cura. In questo contesto, diventa centrale il ruolo dei Molecular Tumor Board, che valutino i risultati della profilazione molecolare estesa e individuino i possibili bersagli molecolari dei farmaci personalizzati. Nel ā€˜Rome Trialā€™, promosso dallā€™Istituto superiore di sanitĆ , dallā€™UniversitĆ  di Roma La Sapienza e dalla Fmp, ĆØ stato dimostrato che la discussione multidisciplinare della profilazione genomica estesa da parte del Molecular Tumor Board consente di modificare il trattamento scelto in circa un terzo dei pazienti colpiti da tumore metastatico. In questo modo – conclude – ĆØ possibile garantire ai malati le migliori opportunitĆ  di curaā€.Ā —[email protected] (Web Info)

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