(Adnkronos) – Un gruppo di scienziati dell'Istituto nazionale di gastroenterologia 'Saverio De Bellis' di Castellana Grotte, in provincia di Bari, ha identificato un nuovo bersaglio farmacologico per provare a rallentare la progressione del tumore della colecisti o colangiocarcinoma. Un cancro raro con una prognosi sfavorevole, considerando che in genere meno di 1 paziente su 10 ĆØ vivo a 5 anni dalla comparsa della malattia. Lo studio, pubblicato sul 'Journal of Experimental & Clinical Cancer Research' e finanziato da Fondazione Airc per la ricerca sul cancro, si ĆØ concentrato sulla comunicazione tra cellule epiteliali del colangiocarcinoma e cellule fibroblastiche non tumorali che si trovano vicino alla neoplasia. Un dialogo che va interrotto, spiegano gli autori, perchĆ© "sembra all'origine dell'aggressivitĆ di questo tumore".Ā A rendere ancora piĆ¹ insidioso il colangiocarcinoma c'ĆØ il fatto che "la sua diagnosi ĆØ spesso tardiva – sottolineano i ricercatori – in quanto i sintomi, quando presenti, indicano una malattia giĆ avanzata limitando cosƬ le possibilitĆ chirurgiche". Le opzioni terapeutiche sono "la chemioterapia, che spesso perĆ² non ĆØ efficace, a cui possono seguire farmaci 'mirati' utilizzabili perĆ² soltanto nel 10% dei casi in base alle caratteristiche molecolari del tumore", precisano gli esperti. Ā "A fronte di risultati cosƬ scadenti delle terapie attualmente disponibili, credo sia un obbligo morale e scientifico, per i ricercatori, dedicarsi allo studio di nuove strategie terapeutiche per aiutare i pazienti affetti da colangiocarcinoma – afferma Gianluigi Giannelli, direttore scientifico dell'Irccs De Bellis – Si tratta di un tipo di cancro molto complesso, la cui progressione tumorale ĆØ quasi sempre il risultato di una complessa interazione tra cellule epiteliali tumorali e cellule non neoplastiche, i fibroblasti, giĆ presenti nell'organismo del paziente". Non a caso ĆØ su questa comunicazione che si sono focalizzati gli scienziati pugliesi nello studio.Ā "Interrompere questo scambio di comunicazioni tra cellule di colangiocarcinoma e fibroblasti consente di rallentare significativamente la crescita del tumore, impedendo alle cellule neoplastiche di riprodursi", rimarca Giannelli in base a quanto emerso dal lavoro, prima autrice Serena Mancarella. "Questo risultato – conclude – ĆØ il prodotto di molti anni di lavoro di diversi ricercatori, reso possibile dal sostegno di Airc, e rappresenta una novitĆ rilevante nella letteratura scientifica internazionale. I risultati hanno infatti dimostrato che la comunicazione tra queste diverse cellule deve essere considerato quale possibile nuovo bersaglio terapeutico, aprendo la strada a strategie inedite per la cura dei pazienti".Ā —[email protected] (Web Info)
ULTIME NOTIZIE
Belgio-Italia 0-1, gol di Tonali: azzurri ai quarti di Nations League
(Adnkronos) - L'Italia avanza ai quarti di finale di Nations League e sarĆ ...