(Adnkronos) – Alla Camera, presso la Sala della Regina di Montecitorio, il convegno 'Luigi Granelli a 25 anni dalla scomparsa
' alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Presenti anche il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, e la vicepresidente dell'Aula Anna Ascani, cui è affidata l'introduzione dell'evento per la raccolta dei discorsi parlamentari di Granelli. "Il radicato sentimento antifascista, l’adesione ai principi del cattolicesimo democratico e l’esperienza maturata nel mondo operaio contribuirono a delineare la sua personalità. Granelli ha sviluppato una riflessione profonda sulla necessità di un impegno cristiano nella vita pubblica, orientato alla costruzione di una società più giusta e solidale. 'Ciascun cristiano -sosteneva Granelli- deve compiere una propria autonoma assunzione di responsabilità al servizio di una vigilante difesa della democrazia e del suo sviluppo'", ha affermato il presidente della Camera, Lorenzo Fontana. "Iscritto alla Democrazia cristiana fin dal 1945, fu tra i fondatori della 'Base', corrente interna al partito ispirata ai valori dell’accoglienza e della partecipazione popolare. Testimone e interprete di un periodo di grandi fermenti sociali, Granelli -ha ricordato ancora Fontana- ha legato il proprio nome a un generoso impegno a sostegno dei lavoratori e dei loro diritti, della pace internazionale, della ricerca scientifica e della trasparenza delle Istituzioni". "La lettura dei suoi interventi consente di apprezzare l’ampiezza dei temi affrontati e una profondità di analisi fuori dal comune. Gli argomenti trattati riguardano vari temi, ma il comune denominatore delle sue riflessioni è stata la consapevolezza del ruolo fondamentale svolto dallo studio e dalla cultura. Ha condotto le sue battaglie con lucidità e coraggio fino alla fine, senza timore di assumere posizioni divergenti rispetto a quelle del proprio partito. In questa prospettiva, a fondamento della sua azione -ha concluso il presidente della Camera- è sempre rimasta l’esigenza di preservare l’autenticità della democrazia sorta con la Costituzione del 1948, difendendo e consolidando i principi in essa contenuti. Venuto a mancare nel 1999, Luigi Granelli ha lasciato un segno indelebile nella storia del nostro Paese". Luigi Granelli è stato "un combattente fiero, ostinato, indomabile, intransigente. Ma di quali battaglie? Delle uniche che un’umanità saggia dovrebbe ingaggiare. Anzi, di cui andare alla ricerca fornita anche di lanterna, se fosse necessario, come Diogene. Le battaglie combattute senza fucili, cannoni, bombe o carri armati. Le battaglie delle idee. Purtroppo sono quelle che invece scorgiamo sempre meno e animate da sempre meno passione", ha poi affermato Anna Ascani. Ascani ha poi ricordato i terreni ai quali l'esponente della Dc "ha dedicato la sua semina di idee sempre frutto di studio e rigore intellettuale: dall’autonomia dei laici cattolici in politica all’inveramento del sistema democratico attraverso l’allargamento delle sue basi, dalla critica a una modernizzazione dimentica degli squilibri sociali alla necessità di relazioni internazionali fondate su equilibrio dei diritti e non delle armi". "Battaglie condotte sempre in una visione di confronto e dialogo perché la finalità restava l’animazione della politica, cioè la strada per inserire nella società sempre più dosi di giustizia a difesa della sua parte più debole. A me pare -ha concluso Ascani- che, in questa era desertica del pensiero, come osserva amaro Edgar Morin, rappresenti davvero una sorta di 'messaggio nella bottiglia' per i naufraghi dell’oggi". —[email protected] (Web Info)
Alla Camera il convegno in ricordo di Luigi Granelli alla presenza di Mattarella
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