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mercoledƬ, 8 Gennaio, 2025
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Omicidio Mattarella, giudice Balsamo: “Serve rilettura stagione mafia e terrorismo”

(Adnkronos) – "Oggi i tempi sono maturi per costruire una memoria storica condivisa su quella stagione in cui la nostra Repubblica, colpita al cuore, seppe reagire coniugando il massimo impegno nella lotta alla mafia e al terrorismo con il convinto rispetto dei principi dello Stato di diritto. Una rilettura approfondita e complessiva di tutte queste vicende puĆ² essere finalmente capace di cogliere quei nessi che sfuggono ad una considerazione isolata dei singoli episodi". A dirlo all'Adnkronos ĆØ il giudice Antonio Balsamo, ex Presidente del Tribunale e oggi sostituto procuratore generale della Corte di Cassazione, commentando gli ultimi sviluppi sull'inchiesta sull'omicidio dell'ex presidente della Regione Siciliana Piersanti Mattarella, fratello maggiore del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ucciso il 6 gennaio 1980 davanti alla sua abitazione in via LibertĆ  a Palermo, mentre andava a messa con i suoi familiari. Ā Nei giorni scorsi sono emersi sviluppi, a distanza di 45 anni dal delitto, sulla inchiesta coordinata dalla Procura di Palermo. Ci sarebbero due boss mafiosi nel registro degli indagati, accusati di essere i killer del Presidente Dc. Si tratta di due sicari di Cosa nostra, con un curriculum di delitti eccellenti, entrambi in carcere con piĆ¹ ergastoli da scontare. Il primo ĆØ Antonino Madonia, che oggi ha 72 anni e all'epoca ne aveva 28, e l'altro Giuseppe Lucchese, detto 'Lucchiseddu', oggi 67 anni, che all'epoca aveva 22 anni. Il primo avrebbe sparato a Mattarella, ferendo anche la moglie, Irma Chiazzese. Dopo i primi colpi sarebbe andato verso l'auto dove era il complice a prendere un'altra pistola con cui avrebbe sparato nuovamente, mentre il secondo sarebbe stato alla guida della Fiat 127 del commando, rubata il giorno prima, poi ritrovata abbandonata non lontana dal luogo del delitto.Ā "Per questo- dice il giudice Balsamo – ĆØ importante che al lavoro incessante della magistratura si accompagni un impegno altrettanto forte di tutte le istituzioni, per dare attuazione a quel 'diritto alla veritĆ ' che ā€“ come insegna la Corte europea dei diritti dell'uomo ā€“ appartiene non solo ai familiari delle vittime, ma anche allā€™intera collettivitĆ - spiega Balsamo – In questa prospettiva, ĆØ importante valorizzare la norma, inserita due anni fa nellā€™art. 4 bis dellā€™ordinamento penitenziario, che prevede che il giudice deve obbligatoriamente accertare 'la sussistenza di iniziative dell'interessato a favore delle vittime, sia nelle forme risarcitorie che in quelle della giustizia riparativa', prima di concedere i permessi premio e le misure alternative alla detenzione ai detenuti per reati di terrorismo e di mafia".Ā Poi, parlando della nuova inchiesta, Antonio Balsamo spiega: "E' del tutto apprezzabile la perseveranza della Procura di Palermo nel voler fare luce sullā€™omicidio di Piersanti Mattarella, uno degli eventi che hanno segnato drammaticamente la storia del nostro Paese, per la grande statura politica e istituzionale assunta da un Presidente della Regione Sicilia che era divenuto protagonista di un progetto di rinnovamento di amplissimo respiro". Ā "Quello di Piersanti Mattarella era un progetto capace di mobilitare le migliori energie della societĆ  civile e di infondere speranza nel futuro per lā€™intera comunitĆ , costruendo un forte rapporto di fiducia con le maggiori autoritĆ  italiane ed europee: dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini al Presidente della Commissione Europea Roy Jenkins", dice ancora Balsamo, giudice estensore della sentenza del processo sulla strage di Via D'Amelio, definita dal magistrato "uno dei piĆ¹ gravi depistaggi della storia giudiziaria italiana".Ā "GiĆ  due giorni dopo il delitto, Pio La Torre, in suo editoriale dal titolo 'Palermo come Roma', pubblicato su Lā€™UnitĆ  parlava del barbaro assassinio del presidente della Regione siciliana come del 'delitto politico piĆ¹ grave dopo lā€™agguato di via Fani e lā€™uccisione dellā€™onorevole Aldo Moro' e richiamava lā€™attenzione sulla 'analogia politica impressionante' tra i due episodi- ricorda Balsamo all'Adnkronos – Sulla stessa linea si poneva un grande intellettuale come Leonardo Sciascia, che in una intervista pubblicata su Panorama il 21 gennaio 1980 rilevava le 'somiglianze impressionanti tra lā€™uccisione di Mattarella e quella di Moro'ā€.Ā E prosegue: "A proposito degli omicidi politici, nellā€™audizione del 3 novembre 1988 davanti alla Commissione Parlamentare Antimafia – desecretata trentuno anni dopo, nel dicembre 2019 – Giovanni Falcone spiegava: 'si tratta di omicidi di matrice mafiosa (ā€¦). Ma il movente (ā€¦) non ĆØ sicuramente mafioso e comunque non ĆØ esclusivamente mafioso'". Il giudice Balsamo sottolinea che "nel DNA della giustizia riparativa cā€™ĆØ lā€™impegno per realizzare pienamente il diritto alla veritĆ , anche in quei casi in cui non ĆØ piĆ¹ possibile aprire un processo penale. Una delle prime, e piĆ¹ significative, esperienze in questo senso ĆØ stata quella promossa da Nelson Mandela quando doveva ridisegnare il futuro del suo paese, nel segno di un forte sostegno alle vittime delle piĆ¹ gravi violazioni dei diritti umani e ai loro familiari, consentendo un completo accertamento dei fatti che avevano segnato unā€™intera epoca storica".Ā "Eā€™ questo il significato che hanno inteso attribuire alla nuova norma quelle organizzazioni rappresentative della societĆ  civile che hanno dato impulso alla sua introduzione, come la Fondazione Falcone- dice ancora Balsamo – Costruire un sistema di giustizia riparativa capace di dare voce al bisogno di veritĆ  di tutte le vittime della stagione del terrorismo mafioso ĆØ una sfida importante. Se non prenderemo un preciso impegno in questo senso, le preoccupazioni che hanno accompagnato la concessione di benefici penitenziari a persone che non hanno mai compiuto una scelta di collaborazione con la giustizia sono inevitabilmente destinate a crescere. Lā€™intera cittĆ  di Palermo non piĆ¹ vuole tornare a un passato che ha inferto ferite gravissime allā€™intera comunitĆ . Il sogno di Piersanti Mattarella e di tanti altri eroi civili che hanno vissuto in questa cittĆ  ĆØ oggi il sogno di tutti i cittadini". (di Elvira Terranova)Ā —[email protected] (Web Info)

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