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domenica, 27 Aprile, 2025
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Maxi richiamo di prodotti Coca-Cola dai supermercati di tutta Europa: elevati livelli di clorato

Milioni di lattine e bottiglie di vetri a rendere a marchio Coca Cola verranno ritirati dal mercato in Europa. L’imbottigliatore europeo di Coca-Cola in Belgio ha annunciato un massiccio ritiro di prodotti in Europa a causa del contenuto troppo elevato di clorato. Il richiamo riguarda lattine e bottiglie di vetro a rendere di Coca-Cola, Sprite, Fanta, Fuze Tea, Minute Maid, Nalu, Royal Bliss e Tropico, in Belgio, Paesi Bassi, Gran Bretagna, Germania, Francia e Lussemburgo, in circolazione da novembre. “Non abbiamo una cifra precisa, ma è chiaro che si tratta di una quantità considerevole”, ha detto all’Afp Coca-Cola Europacific Partners Belgium.

“La maggior parte dei prodotti interessati e invenduti è già stata rimossa dagli scaffali dei negozi e stiamo continuando a prendere provvedimenti per ritirare dal mercato tutti i prodotti rimanenti”, ha dichiarato l’azienda, che è “in contatto con le autorità competenti in ciascuno dei mercati interessati”. L’imbottigliatore, che si è scusato, chiede di non consumare i prodotti in questione, ma di restituirli al punto vendita per ottenere un rimborso. “Presso il nostro sito di produzione di Gand stiamo effettuando dei test nell’ambito delle nostre procedure di controllo e di conformità alle normative. Questi test hanno individuato livelli elevati di clorato“, ha spiegato l’azienda.

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Che cosa è il clorato: i rischi
Il clorato è un sottoprodotto del cloro, comunemente usato come disinfettante per l’acqua potabile. Basse concentrazioni di clorato si trovano quindi spesso in alimenti e bevande ma devono rispettare dei livelli massimi previsti dalla legge. Secondo il sito web della Commissione europea, il clorato negli alimenti proviene dai disinfettanti a base di cloro utilizzati nel trattamento dell’acqua e nella lavorazione degli alimenti, e l’acqua potabile è di gran lunga il maggior responsabile. In un parere scientifico del 2015, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare ha ritenuto che l’esposizione a lungo termine al clorato negli alimenti possa rappresentare un potenziale problema di salute per i bambini, in particolare per quelli con carenza di iodio lieve o moderata.
“Tuttavia, anche considerando i livelli più alti stimati, è improbabile che l’assunzione totale in un solo giorno superi il livello raccomandato per i consumatori di tutte le fasce d’età”.

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