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martedì, 22 Aprile, 2025
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Halmi Ben Hahmoud Mselmi, il terrorista arrestato in Calabria aveva come obiettivo gli “infedeli”

Il suo obiettivo era punire gli infedeli. Nel decreto di fermo, gli inquirenti delineano il profilo psicologico di Halmi Ben Hahmoud Mselmi, il tunisino arrestato a Cosenza per terrorismo. Il 28enne, intercettato dagli investigatori, ha piu’ ribadito la sua intenzione di ammazzare gli infedeli, sottolineando che prima o poi avrebbe portato a compimento i suoi propositi, particolarmente cruenti. “Voi siete gli infedeli e se Dio vuole ce la possiamo fare e vedrete cosa possiamo fare… non vi perdoneremo, verrete massacrati, strangolati e impiccati, non vedrete la pace”. Sono alcune delle frasi captate in un monologo che il tunisino faceva da solo il 25 gennaio del 2024. Il giovane e’ considerato uno jihadista appartenente all’Isis con il ruolo di organizzatore.

Le attivita’ svolte sono state documentate attraverso l’acquisizione di file inneggianti la Jihad, di filmati su attentati e scene di guerra rivendicati dall’Isis. Sono stati inoltre acquisiti documenti illustrativi della preparazione di armi ed esplosivi, delle modalita’ con cui raggiungere luoghi di combattimento e come trasmettere in rete messaggi criptati. Da alcune conversazioni e’ anche emerso l’odio del tunisino nei confronti del mondo occidentale. E in un’occasione era adirato contro i “bastardi della questura”, facendo riferimento allo stato dalla pratica di permesso di soggiorno che all’epoca non si era perfezionata, palesando un particolare odio verso “tutto il mondo” e aggredi’ verbalmente una donna che aveva, a suo dire, messo in dubbio la sua fedelta’ al mondo islamico.

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Tenuta delle Grazie 13_6_2024

Secondo le indagini Mselmi avrebbe praticato l’auto addestramento scaricando un manuale in lingua araba intitolato “come uccidere”. L’addestramento home made sarebbe consistito poi nello scaricare da internet video e foto di attentati, come quello al teatro di Mosca Crocus City Hall, all’ambasciata di Israele a Belgrado, alla Moschea sciita di Mascat, a un check point di soldati israeliani.
Tra marzo e ottobre 2024, il 28enne avrebbe anche scaricato video con giuramenti di fedeltà all’Isis e, tramite un canale Telegram avrebbe acquisto documenti sul “metodo di preparazione dei gruppi combattenti per agire come unità di banda” dove viene illustrata l’organizzazione delle unità di guerriglia contro le forze governative. Poco tempo fa, lo scorso 10 marzo, Mselmi, avrebbe scaricato un manuale di 726 pagine intitolato “programma per l’industria del terrorismo”. L’accusa nei confronti di Mselmi è anche quella di aver contribuito a diffondere l’ideologia terroristica attraverso posto su Facebook inneggianti al Jihad, attraverso l’invio su Telegram di screenshot (tra marzo e aprile) con informazioni sul Jihad.

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