I carabineri di Soriano Calabro, nel Vibonese, hanno scoperto una vera e propria fabbrica abusiva di “botti”. La scoperta dopo una perquisizione, a Sorianello, a casa di C.A. 45 anni che era stato notato cedere una busta con materiale esplosivo artigianale a N.L. 33enne di Zambrone.
All’interno del piccolo laboratorio i militari hanno rinvenuto materiale utile per il confezionamento dei “botti” illegali, nonché varie tipologie di materiale esplosivo utile per la miscelazione e la creazione dell’artifizio esplosivo.
Vista la situazione i militari hanno da subito richiesto l’intervento di personale specializzato degli Artificieri dei Carabinieri di Reggio Calabria e di Cosenza che hanno fatto un accurato inventario di ciò che era presente all’interno del piccolo laboratorio: materiale da confezionamento, polveri esplosive varie, micce per accensione e vari artifizi esplosivi già confezionati: per la precisione parliamo di circa un centinaio di petardi già pronti per essere immessi sul mercato, non catalogati, di fattura chiaramente artigianale, per un peso complessivo lordo di materiale esplosivo di circa 10 chili.
Il tutto è stato quindi sequestrato, compresi i materiali utilizzati in precedenza per il confezionamento degli esplosivi in questione. C.A. è stato denunciato per fabbricazione e detenzione abusiva di materiale esplosivo, mentre N.L, è stato denunciato come acquirente del materiale esplosivo non catalogato.
Fabbrica abusiva di “botti” scoperta nel Vibonese, carabinieri sequestrano 10 chili di materiale esplosivo
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