Gratteri a La7: Candidati scendono a patti con il “diavolo”, ‘ndrangheta più credibile della politica

Il procuratore distrettuale di Catanzaro, Nicola Gratteri è stato ospite, ieri sera, del talk show “Dimartedì” condotto da Giovanni Floris e in onda su La7.
Nel corso dell’intervista anche di Marco Travaglio ha commentato la maxi inchiesta “Rinascita-Scott” che ha portato a 330 arresti. “Negli ultimi 20 anni il rapporto si è capovolto, prima gli ‘ndranghetisti cercavano i politici, ora è il contrario: i politici vanno dagli ‘ndranghetisti per avere pacchetti di voti. Oggi la ‘ndrangheta è più credibile rispetto alla politica – ha dichiarato Gratteri- Il capomafia è sul territorio 365 giorni all’anno, dà riposte, la politica in alcuni territori è completamente assente. Molte volte è addirittura la ‘ndrangheta a designare il candidato a sindaco. La ‘ndrangheta – ha dichiarato ancora il magistrato – è l’unica mafia presente in tutti i continenti, radicata perché ha un sistema clone con regole valide in tutto il mondo”.
Gratteri ha poi aggiunto “Accade che nei 2 o 3 giorni precedenti alle elezioni, in molti candidati sono disposti a scendere a patti con il ‘Diavolo’”.
Parlando della prescrizione Gratteri ha poi sottolineato o meglio ribadito quello che ha sostenuto in altre occasioni «Un sistema sano non deve nemmeno parlare di prescrizione. La domande che bisogna farsi sono: perché una volta arrivati nelle procure i fascicoli stanno fermi per 5 o 6 anni? Perché migliaia di Carabinieri nel 2020 vengono impiegati a fare i messi noticatori?”