Aveva denunciato per bullismo al preside i maltrattamenti delle compagne di scuola di sua figlia 16enne e si è ritrovata ricoverata in ospedale per due giorni. Protagonista dell’amara disavventura è Maria Guadalupe Jimenez, una donna della California, orribilmente picchiata da due bulle che avevano preso di mira la figlia adolescente. I fatti sono avvenuti lo scorso martedì alla James Logan High School di Union City, dove Maria era arrivata col marito e con la loro figlia per parlare con il preside.
«Tutto è iniziato un anno fa – hanno raccontato – è stata insultata inizialmente in aula, poi anche online». Prima che potessero entrare nell’edificio per parlare con il preside, le bulle all’esterno hanno iniziato ad aggredirli. «Volevano colpire mia figlia, ma io l’ho coperta, non sono riuscite ad arrivarci e hanno afferrato mia moglie», ha detto Eder Rojas a Kron4. «Hanno iniziato a urlarci contro minacciandoci», ha aggiunto. La Jimenez è stata aggredita da due ragazze adolescenti, almeno una delle quali ha frequentato la James Logan High, e alla fine è stata picchiata con una violenza inaudita, occhio nero, naso rotto e la faccia ricoperta di sangue. «Ha le ossa rotte proprio qui, ha gli occhi tutti rossi è distrutta», ha aggiunto il marito indicando il viso. «Sono davvero arrabbiato, triste allo stesso tempo».
«Le ragazze erano furiose, mi hanno afferrato per i capelli e mi hanno trascinato a terra», ha detto la Jimenez. «Volevo solo entrare e parlare con il preside, non avrei mai immaginato che delle ragazzine potessero colpire un adulto in questo modo, pensavo fossimo al sicuro nel campus». La donna, che ha dato alla luce una bambina appena quattro mesi fa, è stata ricoverata in ospedale per due giorni, ma i segni li porta ancora sul volto. E sono ben visibili. La polizia di Union City arrivata sul posto ha arrestato un giovane accusato di aver provocato gravi lesioni fisiche.