Vibo Valentia – Il sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo ha firmato, questa sera, un’ordinanza che prevede ulteriori misure urgenti e straordinarie di contrasto all’emergenza coronavirus.
Nello specifico il provvedimento prevede la sospensione di tutte le attività commerciali presenti nelle Frazioni di Piscopio e Longobardi ad esclusione dei negozi di generi alimentare e delle farmacie e parafarmacie. L’ordinanza del sindaco arriva a seguito di una comunicazione con la quale l’Azienda Sanitaria Provinciale fa presente che “nella Frazione Piscopio di Vibo Valentia sono stati accertati tre casi positivi al tampone COVID-19…..che è emersa la non completezza delle informazioni relative agli spostamenti dei soggetti interessati, non soltanto nella frazione sopracitata ma anche fuori di essa”.
Ilo documento tiene anche conto che è stata disposta la quarantena obbligatoria nei confronti di altre persone; Considerato che nella stessa nota è fatto riferimento a numerosi contatti sociali intervenuti.
Per i cittadini, con particolare riferimento ai residenti nelle Frazioni di Piscopio e Longobardi, valgono le
seguenti misure restrittive:
– E’ vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico;
– Evitare ogni spostamento delle persone fisiche, salvo che per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. E’ consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
Ai soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) è fortemente raccomandato di rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante.
E’ fatto divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla
misura della quarantena ovvero risultati positivi al virus.
Infine- l’ordinanza prevede che sono sospese tutte le manifestazioni organizzate, nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico, quali, a titolo d’esempio, grandi eventi, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati; nei predetti luoghi è
sospesa ogni attività; sono sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di
assistenza), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi, ivi compresi i centri di aggregazione
sociale pubblici e privati presenti nel territorio cittadino.
Coronavirus, allarme nel Vibonese: chiusura totale a Piscopio e Longobardi
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