E’ ormai appuntamento fisso da qualche giorno: ai tempi del coronavirus ci si da appuntamento sul balcone. E allora capita di vedere il vicino che di solito non incroci, per via di una vita frenetica e sempre attenti all’orologio. Si canta tutti insieme, da balcone a balcone grazie ai flash mob che di solito iniziano alle 18.00. Azzurro, Volare, l’Inno di Mameli o semplicemente un applauso che risuona nel silenzio delle città e paesi semi deserti. E poi le lenzuola colorate di arcobaleno che qualcuno ha attaccato dalle finestre, la bandiera italiana, le candele. Tutto è in segno di rispetto e riconoscenza per chi sta combattendo contro “il virus” che ha bloccato l’Italia. Tutti affacciati dunque con la musica come terapia, come segno di vita, come incoraggiamento, come “vediamoci alle 18” si ma ognuno sul suo balcone.
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