Code fino a sette ore per gli screening. Le immagini mostrano una lunga fila documentata nella giornata del 16 marzo negli aeroporti degli Stati Uniti, dove i cittadini americani, di rientro dall’Europa, sono stati sottoposti agli screening sanitari imposti dal governo. Uno degli scali su cui sono state concentrate le maggiori criticità è quello di O’Hare Chicago. In molti hanno espresso preoccupazione per l’effetto boomerang della misura adottata, col rischio che il coronavirus possa essersi diffuso tra i passeggeri in coda, poichè anche in questo caso non c’era la distanza di almeno un metro tra le persone. Negli stati Uniti si è arrivati già a 5mila casi e più di 100 morti.
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