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martedì, 26 Novembre, 2024
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A Cosenza i bus sono “senza orario”

Prendere un bus a Cosenza è diventata un’impresa molto difficile. Se poi si vuole arrivare al centro storico diventa un affare ancora più arduo e se poi siete così folli da voler usare il trasporto pubblico Amaco nei festivi l’impresa diventa impossibile.
La colpa non è certo degli autisti che in strada ci stanno e anche tanto. Il problema è nel ricercare gli orari delle corse e i percorsi che diventa praticamente una impresa titanica. A meno che non si chieda ad un autista di un bus Amaco e sperando che non sia troppo impegnato, comprensibilmente, a destreggiarsi nel traffico o che conosca a memoria gli orari di tutti i bus dell’Amaco.
Proprio settimane fa, gli autisti dei bus Amaco si sono ritrovati sotto al Comune per mostrare tutto il proprio malcontento in merito alle loro condizioni di lavoro.
Un altro segnale che dimostra quanto l’azienda della mobilità del Comune di Cosenza sia totalmente allo sbando.
Che l’Amaco abbia problemi organizzativi non è un mistero ma all’utente poco importa. Vive “solo” un disservizio.
Mettiamo caso che il passeggero abbia molta dimestichezza con l’informatica e decida di controllare gli orari dei bus. Andando sul sito dell’Amaco, alla voce orari, troverà file pdf confusi, sparsi nella pagina web e nessun riferimento a cosa succede alle corse dei bus la domenica e i festivi.
Di app meglio non parlarne. Scaricando dagli store quella che porta il nome dell’azienda troverete un app con informazioni turistiche irritanti per chi non trova nessuna traccia degli orari.
Scendendo in strada e arrivando alle fermate la situazione peggiora. Quei pochi cartelli elettronici installati non funzionano o al massimo, hanno una scritta arancione Amaco che non fornisce nessuna notizia. Le tabelle delle fermate sono tutte cancellate e, dove si legge qualcosa, ci sono percorsi vecchi. Di orari neanche a parlarne.

Bus Amaco vecchia sede
Il vecchio punto informativo Amaco

Il vecchio punto informazioni Amaco all’ingresso di viale Mancini è abbandonato. Non si possono chiedere informazioni, non si possono comprare biglietti (anche a bordo è quasi impossibile su tutti i bus). È solo una casupola lasciata al degrado che guarda ai binari della metroleggera voluta dal sindaco Occhiuto ma ancora mai costruita e ai ragazzetti che sfrecciano in monopattino. Ma sul monopattino la spesa non può essere caricata.
Il punto informazioni in realtà c’è ma è tenuto “nascosto” nella stazione di Cosenza Centro delle Ferrovie della Calabria e, se non fosse sempre per gli autisti che gentilmente forniscono la posizione, non lo si trova facilmente.
Bus Amaco nuovo punto informazioni
Il “nuovo e nascosto” punto informazioni Amaco

Altro modo per avere info è chiamare il centralino del centro direzionale di via Popilia ma, anche qui, se non si ha dimestichezza col web (e se non si gira con un elenco telefonico in mano), bisogna chiedere il numero di telefono sempre agli autisti dei bus Amaco.
La domenica non si possono avere informazioni né da una parte e né dall’altra.
La beffa ulteriore è se abitate nel centro storico di Cosenza. È noto, a chi vive la città dei bruzi, che da mesi su corso Vittorio Emanuele II esiste una frana, causata da un terreno privato sulla strada pubblica, su cui nessuno interviene. La strada chiusa non solo crea problemi agli abitanti ma anche ai bus Amaco.
Sono mesi, infatti, che la Circolare verde che conduceva il Campagnano al Teatro Rendano non può arrivare al capolinea da quella strada. Ma la novità l’ha portata il Coronavirus. Dopo il lockdown, il bus non raggiunge più il Rendano nemmeno da via Petrarca.
Come sia arriva nel vento storico dunque? Si fa affidamento ad un mini bus che passa su corso Telesio e che arriva fino a dove è possibile su corso Vittorio Emanuele II
C’è un però, ovviamente. Della navetta è ancora più difficile reperire orari perché molti autisti non conosco le modalità di un servizio che doveva essere breve e sostituivo. Si sa soltanto che smette di circolare ogni giorno alle 20 e che la domenica il servizio non viene effettuato: niente centro storico per turisti e cosentini.
Non male per una giunta comunale che ha fatto della mobilità sostenibile un motto elettorale.

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