Ancora un altro successo per un associato di ACU Calabria. L’Arbitro bancario finanziario di Bari ha accolto l’ennesimo ricorso proposto contro Poste Italiane da un consumatore lametino, titolare di un conto corrente postale, vittima di un furto di euro 11.666,00. Il Consumatore è stato vittima del cosi detto ‘SMS Spoofing’, una tecnica truffaldina che consiste nella manipolazione dei dati relativi al mittente di un messaggio per far si che quest’ultimo appaia provenire da un soggetto differente, rimpiazzando il numero originario con un testo alfanumerico. In tal modo il truffatore può inviare SMS civetta che sembrano provenire da numeri o contatti legittimi. Con tale tecnica il truffatore è riuscito poi ad entrare nel conto corrente del malcapitato “bonificandosi” la somma di euro 11.666,00.
L’ABF di Bari, dopo aver avviato l’istruttoria su impulso dell’avv. Sergio Tomaino di ACU Calabria, ha ritenuto che il sistema di autenticazione e di protezione adottato da Poste Italiane non risulta conforme allo ‘Strong Customer Authentication’ ed ha condannato Poste Italiane alla restituzione della somma di euro 11.666,00.
“Nell’esprimere soddisfazione per l’ennesimo successo a favore di un consumatore, non posso che consigliare ai malcapitati –e sono davvero tanti- di utilizzare lo strumento dell’Arbitro Bancario Finanziario. E’ uno strumento alternativo a quello giurisdizionale (magistratura ordinaria), consigliato e favorito da ACU e dalle Associazione Consumatori perchè, al pari delle conciliazioni, delle mediazioni e degli arbitrati, riesce a dare ai consumatori risposte in tempi brevi e con un minimo sacrificio economico”- ha dichiato l’avv. Tomaino.
“Colgo anche l’occasione per segnalare a tutti gli utenti di prestare la massima attenzione ai messaggi che pervengono sul cellulare e sulla mail, non aprendo quelli di cui non si conosce il mittente. Il pericolo è dietro l’angolo e spesso si resta vittime di truffe anche per cifre considerevoli”- ha concluso il presidente regionale ACU Calabria.