“La gestione del Sistema Idrico della Calabria meriterebbe una grande attenzione da parte della Giunta Regionale che come è noto fino ad oggi si è contraddistinta soprattutto per proclami di tipo propagandistico”. Amalia Bruni, leader dell’opposizione in Consiglio regionale affonda subito il colpo nell’annunciare una interrogazione a firma sua, Capogruppo del Misto, di Nicola Irto, Capogruppo del Pd e di Davide Tavernise, Capogruppo del Movimento 5Stelle.
“E’ del 24 maggio del 2021 la delibera n.210 con la quale l’amministrazione regionale, all’epoca a trazione leghista, aveva dato un chiaro indirizzo politico con il quale si demandava agli uffici competenti la volontà di rendere la Sorical completamente pubblica, quindi favorendo l’uscita dei privati. Nonostante questo il ritardo accumulato dall’approvazione di quella delibera, senza che avvenisse nulla di concreto mi ha spinto a presentare, insieme ai colleghi Irto e Tavernise un’interrogazione al Presidente Occhiuto, per conoscere, allo stato attuale, quali sono le iniziative adottate per ripubblicizzare la Sorical per come manifestato da quella delibera della giunta regionale, e in che misura le note criticità finanziarie del gestore stesso impattano sul bilancio regionale e come si intende risolvere. I cittadini sono stanchi di pagare per un servizio che non funziona, la crisi idrica in Calabria non c’è solo d’estate, ma tutto l’anno. Quindi abbiamo chiesto di conoscere qual è il piano di investimenti in relazione alla volontà manifestata dal Presidente della Giunta Regionale per la costituzione di una multiutility per i servizi a rete, qual è il piano di azioni che si intende avviare in relazione al percorso organizzativo attivato dall’azienda speciale consortile “Acque pubbliche della Calabria”, se sia stata definita una tempistica relativa al percorso di costituzione dell’istituendo ‘gestore unico integrato’ in ottemperanza a quanto definito dai dispositivi di legge in vigore ed infine se c’è un piano di interventi riguardanti le risorse che si intendono predisporre e destinare in relazione all’accesso ai fondi resi disponibili dal PNRR stante l’urgenza formulata dal cronoprogramma operativo dello stesso piano. Naturalmente ci aspettiamo che vengano tutelati i livelli occupazionali e che si provveda nel più breve tempo possibile all’informatizzazione dell’ente. Attendiamo una risposta concreta, ai cittadini calabresi si sta togliendo tutto, dai servizi primari a tutto il resto. Cominciamo con il rendere efficace il servizio dell’acqua pubblica”.