Il 42,6% delle donne con figli nella fascia d’età 25-54 risulta non occupata, con uno divario di oltre il 30% rispetto agli uomini. Il dato cambia notevolmente a seconda delle aree del Paese, arrivando a sfiorare il picco del 62,6% nel Mezzogiorno, dal 35,8% al Centro e da un 29,8% al Nord. Mentre il tasso di occupazione dei padri tende a crescere all’aumentare del numero di figli minorenni presenti nel nucleo, quello delle madri tende a diminuire.
Nel 2020 sono state più di 30mila le donne con figli che hanno rassegnato le dimissioni. È quanto emerge dal rapporto di Save The Children “Le Equilibriste. La maternità in Italia 2022” che, per il settimo anno consecutivo, fotografa la situazione delle madri in Italia, con la mappa delle regioni italiane dove essere madri è più o meno semplice, con il Nord in cima e il Sud in fondo alla classifica, ma in ripresa nei servizi alla prima infanzia.
La situazione per Regione
Le province autonome di Bolzano e Trento mantengono rispettivamente la prima e la seconda posizione da diversi anni, seguono Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Toscana e Valle d’Aosta. Il Sud e il Lazio si posizionano tutte al di sotto del valore di riferimento, pari a 100, così troviamo la Sicilia 17° posto, la Puglia al 18° posto, la Basilicata al 19° posto, Calabria 20° posto, Campania 21°.