Riceviamo dalla giornalista Alessia Bausone e pubblichiamo:
“In questi giorni ha fortissima eco l’appello lanciato dall’Ordine dei giornalisti, dal sindacato dei giornalisti della Calabria e da molte testate giornalistiche regionali contro le diffide e le querele temerarie e a favore della libertà di stampa. Si urla al pericolo di bavaglio, a tentativi di relegare l’informazione a mera cronacuccia romanzata o copia e incolla delle dichiarazioni di questo o quel politico, molto spesso di bassa lega.
Ecco perchè le numerose e autorevoli adesioni anche politiche a tale appello facevano ben sperare. Tra tutte quella del senatore e coordinatore regionale di Forza Italia Giuseppe Mangialavori, persona seria e galantuomo, che nel far suo l’appello anti-bavaglio ha dichiarato: «I giornalisti, quelli autonomi, che fanno bene il proprio lavoro, che diffondono notizie verificate, che non fanno sensazionalismo, che rispettano i lettori, che fanno dell’onestà intellettuale la loro cifra professionale, devono essere difesi e supportati senza se e senza ma, perché più ampia è la loro libertà più cresce la consapevolezza sociale dei cittadini».
La penso esattamente come lui. Certo, il lavoro di inchiesta, approfondimento, lettura e studio delle carte, possono essere dei macigni nel tagliare la coltre ombrosa dell’omertà, delle paranze e della antica metodica di mettere la polvere sotto il tappeto girandosi dall’altra parte.
Forse era probabilmente questo che sognava (almeno per sè stessa) la consigliera regionale di Forza Italia Valeria Fedele che dapprima minaccia querele in un post sulla sua (fino ad oggi) piuttosto anonima pagina Facebook sulla base di una mia inchiesta… , spernacchiando di fatto lo stesso appello condiviso dal suo leader.
Ma, probabilmente non contenta dai commenti che riceveva, ha dapprima bloccato la possibilità di commentare sotto il post e poi ha cancellato il moto di dissenso che liberi cittadini, elettori e io stessa esprimevo nel chiedere conto delle ‘minacce’ pubblicamente ricevute.
Probabilmente per la Fedele la libertà finisce dove iniziano le inchieste scomode.
Ma non ho nessun timore, soprattutto se emergerà che Valeria Fedele conosce la normativa sul diritto di cronaca così come conosce la normativa elettorale sulle ineleggibilità.
Tanti saluti”.
Alessia Bausone