I giovani catanzaresi sono scesi in piazza per il Global Strike, lo sciopero globale per il clima. A Catanzaro la manifestazione, che si è tenuta in piazza Matteotti, è stata organizzata dal Collettivo studentesco Sagitta e ha portato nel pieno centro del capoluogo circa 400 studenti provenienti dalle scuole superiori e non solo a discutere di clima, industrializzazione e capitalismo.
“È diffusa l’idea – spiega Sara del Collettivo – che il tema climatico sia già abbastanza discusso, ma in realtà è come se non si prendesse realmente coscienza dell’importanza che ha”. Eco ansia, fast fashion, diete sostenibili, sono solo alcuni degli argomenti trattati nel corso del sit in.
Nel mirino dei ragazzi di Friday for Future, come sempre, infatti, c’è la sostanziale inazione da parte della comunità internazionale e della maggior parte dei governi nazionali, come quello italiano, contro i cambiamenti climatici. Questa volta, però, lo sciopero per il clima si è trasformato da semplice manifestazione a un vero e proprio atto di “resistenza climatica”, una resistenza iniziata 15 settembre scorso con una giornata di azione globale per il clima, con eventi in diverse città del mondo, culminata oggi con lo strike in 35 delle principali piazze d’Italia tra cui Catanzaro.
“Prima della manifestazione – concludono gli organizzatori – abbiamo fatto una riunione rendendoci conto di un sentimento di forte ansia che si prova al riguardo della crisi che stiamo vivendo. Non ci sentiamo e vediamo rappresentati in una società che ci nega il futuro, incerto anche a causa della crisi climatica”.
Tutti i partecipanti hanno scritto su un quaderno, consegnato ad inizio manifestazione, le proprie proposte per migliorare la città e la scuola da un punto di vista “green” con la possibilità di intervenire al dibattito.
Coerentemente con la mission dello sciopero nazionale, inoltre, i ragazzi hanno distribuito buste e guanti per ripulire al termine della manifestazione gli ambienti con tanto di linee guida da utilizzare.
(Ansa)