Sul fronte dell’impegno contro l’emergenza degli incendi dolosi e il famigerato processo artificiale di disboscamento, di strettissima attualità, restano incessanti, i servizi posti in essere dai reparti territoriali dell’Arma in osmosi con la componente forestale. Tali eventi, nelle ultime settimane, oltre a generare un grave stato di pericolo per la pubblica incolumità, hanno causato la distruzione di intere aree boschive. In tale quadro, nella mattinata di ieri, ad Antonimina, i Carabinieri della locale Stazione, unitamente a militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria, hanno arrestato in flagranza di reato F.N., 58enne, operario dell’azienda forestale regionale, per furto aggravato.
Nello specifico, gli operanti hanno sorpreso l’uomo mentre era intento ad asportare alberi di leccio, circa 4 quintali, dall’area protetta, sorta nel 1989 per la salvaguardia ambientale dei territori della sezione Aspromontana dell’ex Parco Nazionale della Calabria. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Locri, è stato poi sottoposto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.
L’operazione di polizia – che si inquadra nell’ampia attività di contrasto dei reati in materia ambientale cui l’Arma dei Carabinieri, nella provincia reggina, pone costantemente particolare attenzione, si è mostrata anche questa volta, fondamentale al fine di assicurare alla giustizia l’autore del reato e ad evitare il propagarsi di ulteriori gravi danni ambientali che sarebbero potuti scaturire da tale condotta illecita. L’attività di prevenzione e repressione del fenomeno proseguirà incessantemente, sensibilizzando in tal senso chiunque alla tempestiva segnalazione di eventuali analoghi episodi.