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domenica, 17 Novembre, 2024
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Approvata la legge sulla ludopatia ma è stato scontro in Consiglio regionale tra maggioranza ed opposizione

Il Consiglio regionale della Calabria ha approvato, con il solo voto della maggioranza di centrodestra, una proposta di legge in tema di ludopatia che modifica un testo risalente al 2018. La modifica, illustrata in aula dal presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, prevede la chiusura delle sale gioco, delle scale scommesse, delle rivendite e degli esercizi nei quali sono apposti slot machine o macchinari vari dalle ore 12.30 alle ore 14.30 e dalle ore 24.00 alle ore 9.00: a disporlo è un emendamento alla Proposta di legge originaria che prevedeva la chiusura solo nella fascia oraria notturna.

Sulla nuova normativa in tema di ludopatia negli ultimi giorni in Calabria si è alimentato un fortissimo dibattito, aperto dalle dure prese di posizione della Chiesa, delle comunità terapeutiche, delle organizzazioni anti-usura e di numerose associazioni, che hanno aspramente contestato i contenuti della proposta di legge parlando di “pericoloso allentamento dell’azione di contrasto al gioco d’azzardo” e denunciando “pesanti ricadute sul piano economico e sociale, con numerose famiglie a rischio povertà, e sul piano della salute”.

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Nel corso della seduta del Consiglio regionale, caratterizzato da un duro scontro politico, la maggioranza di centrodestra, facendo valere la forza dei numeri, ha replicato alle accuse rimarcando “la bontà e la trasparenza del testo”: a intervenire, tra gli altri, lo stesso Mancuso, che ha invitato “al confronto senza demagogia su un testo che prevede ristrettezze come non ci sono in altre regioni”, e anche il presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto, che ha parlato di “testo migliorato rispetto all’originaria formulazione anche grazie agli approfondimenti che avevo consigliato di fare al Consiglio regionale con l’audizione di tutte le parti in causa”.
Contrari invece i consiglieri regionali dell’opposizione di centrosinistra, in particolare la capogruppo del Misto Amalia Bruni, secondo cui “tutto resterebbe inalterato, e così si aumenterebbe una dipendenza che alla fine alimenta la ‘ndrangheta e distrugge l’economia delle famiglie e avrà un impatto devastante anche sul sistema sanitario. In tema di ludopatia si approva una legge che ricadrà sulla pelle dei cittadini a colpi di maggioranza e di machete”.

Il Consiglio regionale della Calabria ha anche approvato a maggioranza il Bilancio di previsione 2023-25 della Regione insieme a tutti i documenti contabili allegati alla manovra. Una manovra da circa 5,8 miliardi, in gran parte destinati alla sanità e a spese di carattere obbligatorio. Secondo quanto si legge dalla relazione tecnica al documento contabile, si tratta di un bilancio che naturalmente risente delle ormai endemiche “ingessature” gestionali e normative, dell’attuale crisi dovuta al rincaro delle materie prime e del costo dell’energia, della riduzione dei trasferimenti statali: inoltre nella relazione tecnica si fa presente che ‘l’indirizzo dato agli uffici da parte del presidente per la stesura del bilancio 2023-2025 è stato quello di predisporre un documento contabile improntato al principio della prudenza’.

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