Riceviamo dall’avv. Tommaso Stanizzi e pubblichiamo integralmente:
“Il 23 novembre 2019, quale socia della Cooperativa Segreti Mediterranei, la signora Enza Berlingò venne invitata a partecipare ad una conferenza stampa indetta dal Comune di Sersale sul cambio di gestione “Valli Cupe” nel corso della quale dichiarò che l’ex direttore Carmine Lupia aveva ricevuto somme non tracciabili dalla cooperativa stessa.
Alle sue dichiarazioni l’ex direttore replicò su FB nei suoi confronti nel seguente modo: “…La signora Enza Berlingò, socia della Cooperativa Segreti Mediterranei, ha falsamente sostenuto che il sottoscritto avrebbe ricevuto dalla stessa cooperativa dei riconoscimenti materiali e non certificati e non tracciabili, ritenendo i contenuti della suddetta affermazione contrari a verità e gravemente diffamatori, comunico di aver conferito, oggi stesso, mandato ai miei legali di depositare già nella giornata di lunedì 25 novembre, apposito atto di esposto- querela presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Catanzaro nei confronti della signora Enza Berlingò” (post del 24/11/2019).
Queste dichiarazioni furono riprese da molte testate giornalistiche locali e nel giro di qualche giorno venne descritta, nella denuncia del Lupia, come una persona che aveva pronunciato una “frase lesiva e falsa” con cui “volutamente e dolosamente getta fango e lede l’onore e la reputazione” e cosi chiese nei miei confronti una “punizione come per legge”, configurandosi “palesemente il reato di diffamazione ex art. 595 c.p.” e le ipotesi aggravate previste poiché la sottoscritta avrebbe leso “l’onore ed il decoro di chi procede alla luce delle condotte testé narrate”.
Il 19/7/2021 il GIP presso il Tribunale di Catanzaro Teresa Guerrieri ha depositato l’ordinanza di archiviazione del procedimento penale a carico della signora Berlingò per il reato di diffamazione nei confronti dell’ex direttore della Riserva, sollevandola da ogni accusa.
Sostanzialmente il giudice, nel considerare i rapporti anche economici intercorrenti tra le parti, evidenziava, tra le altre cose, il fatto che “…allorquando egli (il Lupia) non rivestiva alcun ruolo ufficiale, aveva percepito denaro per come effettivamente indicato dai soci della cooperativa oltre che dalla Berlingò. Difetta altresì, nella condotta dell’indagata l’elemento psicologico del reato, non potendosi ravvisare alcuna volontarietà di ledere l’altrui reputazione nella propria condotta pure sollecitata dalle domande di terzi”.
E’ importante sottolineare che la Procura di Catanzaro aveva già formulato richiesta di archiviazione alla quale la “presunta persona offesa” aveva fatto opposizione.
A seguito dell’udienza camerale del 23/02/2021 innanzi al GIP del Tribunale di Catanzaro è arrivata ora l’ordinanza di archiviazione: “Per quanto detto ne deriva l’inutilità di proseguire ulteriormente l’attività di indagine, dovendosi il procedimento venire archiviato per insussistenza del fatto”.
La signora Berlingò desidera ringraziare tutti coloro che le sono stati vicini e le hanno espresso sempre solidarietà in questi quasi due anni di “malessere” interiore ed esteriore (la sua immagine ne usciva troppo frettolosamente ed impudentemente lesa nella sua integrità morale). Infatti non sono stati pochi i momenti di scoramento che ha dovuto affrontare e superare”.