Sono sei i laboratori privati e pubblici in Calabria in grado di analizzare, ma soprattutto certificare, la presenza di amianto nei materiali. Queste strutture, unitamente a tutte le altre che intenderanno ottenere questa autorizzazione, dovranno, entro e non oltre il 31 maggio prossimo, procedere al rinnovo delle autorizzazioni al fine di poter continuare la loro attività di laboratorio, potendo quindi certificare le proprie analisi.
L’invito a rinnovare le proprie autorizzazioni è giunto dal Centro regionale Geologia e Amianto dell’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente della Calabria) che è stato individuato dal Ministero della Salute, in qualità di centro regionale di riferimento amianto della Calabria, quale interfaccia regionale per il programma di qualificazione 2021-2022 dei laboratori che eseguono analisi dell’amianto.
I laboratori che aderiranno, quindi, parteciperanno ad un circuito di interconfronto, controllato dal Centro Amianto dell’Arpacal, diretto dalla dottoressa Teresa Oranges, che procederà ad una valutazione delle prove eseguite e le trasmetterà al Ministero della Salute, a conclusione del quale potrà essere rilasciata la qualificazione nazionale. I laboratori già certificati che non invieranno la domanda di partecipazione al nuovo circuito saranno considerati rinunciatari e cancellati dall’elenco ministeriale.
In diverse circolari, infatti, il Ministero sollecita una particolare attenzione sui laboratori che, pur possedendo le professionalità opportune, non hanno questa importante certificazione, così come di casi accertati in cui laboratori certificati subappaltano attività di analisi a laboratori non certificati. Questo percorso di qualificazione – fanno sapere dal Centro geologia e Amianto dell’Arpacal – è molto importante non solo per i laboratori interessati, ma più in generale per l’intera programmazione regionale contenuta nel Piano regionale amianto, che chiede alle amministrazioni pubbliche ed ai privati cittadini di procedere ad un censimento dei propri manufatti contenenti amianto per procedere successivamente alla cosiddetta autodenuncia. Una mole di dati ed analisi – appunto svolte solo nei laboratori certificati – che il centro Geologia Amianto dell’Arpacal, in ossequio alla normativa regionale di riferimento del 2011, acquisirà ai fini della mappatura regionale. Da qui la necessità di garantire la qualificazione dei laboratori privati e pubblici ai quali cittadini ed enti pubblici potrebbero ricorrere per farsi assistere in tali procedure.
“Proprio in occasione della giornata mondiale dell’amianto che si celebra oggi, è importante che l’intero sistema regionale – ha dichiarato il direttore generale dell’Arpacal, Domenico Pappaterra – garantisca il giusto livello di aggiornamento e qualificazione tecnica, al fine di dare l’opportuno supporto nei programmi di censimento e mappatura dell’amianto in Calabria”.