Nella stessa giornata in cui la Calabria ha visto arrivata la prima fornitura del vaccino AstraZeneca (che sarà somministrato a lavoratori dei servizi essenziali come le forze dell’ordine e al personale docente e non docente delle scuole), la Conferenza delle Regioni esprime preoccupazione per il paventato taglio da parte della società produttrice. Il taglio nazionale sulle dosi in consegna questa settimana del vaccino Astrazeneca si aggirerebbe infatti sul 15%, pari a circa 9000 dosi.
“Mi domando come si possano conciliare le presunte offerte di mediatori proposte ad alcune regioni su mercati paralleli per il vaccino Astrazeneca con l’acclarata riduzione?”, dichiara l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.
Intanto la Toscana annuncia che sta pensando di produrre da sola i vaccini. “Stiamo pensando di usare i fondi europei destinati alla ricerca farmaceutica e in particolare ai vaccini per incentivarne la produzione: l’invito dunque che rivolgo alle aziende toscane è di attrezzarsi per dare seguito a questa opportunità”, ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana. “Ho visto – ha spiegato Giani – che nei finanziamenti europei che ci potranno arrivare con il Fesr 2021-27 noi possiamo anche poter stanziare verso la ricerca farmaceutica del vaccino risorse europee che avranno un carattere di priorità. Come Regione Toscana, più che andare a cercare a chissà quale mercato i vaccini, perché su quel versante noi ci manteniamo in armonia con lo Stato, ci vogliamo concentrare sul supportare chi si cimenta nella ricerca per la produzione di vaccini, perché i vaccini sono il vero strumento per contrastare la pandemia e per farci ritornare tutti alla normalità”.
AstraZeneca annuncia taglio delle dosi ordinate dall’Italia: 15% della fornitura in meno
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