A fare il punto sulle differenze tra influenza e COVID-19 è l’Oms in un focus pubblicato oggi con domande e risposte che mettono a fuoco in cosa differiscano le due malattie e i due virus che le provocano. Entrambe le infezioni presentano danno origine a problemi respiratori, ma sussistono importanti diversità sulle modalità di diffusione. Conoscerle è importante – sottolinea l’Oms – per implementare misure di sanità pubblica in grado di rispondere sia al Covid-19, sia al virus dell’influenza.
In primo luogo, entrambi i virus si presentano con una patologia di carattere respiratorio ad ampio raggio: i pazienti possono essere asintomatici, presentare una sintomatologia di bassa gravità, fino ad arrivare a una patologia severa e alla morte. In secondo luogo, entrambi i virus si trasmettono per contatto, goccioline nasali (droplet), materiale contaminato dalla persona infetta. Dal punto di vista della salute pubblica, le misure da implementare per limitarne la diffusione sono le stesse: igiene delle mani, starnutire all’interno del gomito o in un fazzoletto di carta e poi gettarlo. le differenze stanno nella velocità di trasmissione. E’ un importante aspetto differenziale tra i due virus: l’influenza ha una media di giorni di incubazione più bassa e un intervallo seriale più breve del Covid-19. L’intervallo seriale del Covid-19 è di 5-6 giorni, mentre quello dell’influenza è di 3 giorni. Ciò significa che l’influenza può diffondersi più velocemente del Covid-19. I bambini sono un importante veicolo di trasmissione comunitaria del virus dell’influenza. Per quanto riguarda il Covid-19, i primi dati hanno indicato un impatto minore tra i bambini e le percentuali di forme cliniche nella fascia di età 0-19 anni sono basse. Mentre il range dei sintomi è simile tra i due virus, le percentuali di forme severe delle patologie sembrano essere differenti. Per quanto riguarda Covid-19, i dati a disposizione suggeriscono che l’80% dei casi è di bassa gravità o sono asintomatici, il 15% sono costituti da gravi infezioni, il 5% è rappresentato da casi critici che richiedono la somministrazione di ossigeno. Questa percentuale di situazione critiche potrebbe essere più alta se confrontata con quella dell’influenza.
ATTENZIONE: l’influenza di stagione non è il Coronavirus. Le principali differenze
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