Il sindaco di Diamante, il senatore Ernesto Magorno, ha deciso di “blindare” la città al fine di limitare gli spostamenti e contrastare la l’eventuale diffusione del contagio da coronavirus.
“Lasceremo aperti – spiega – due ingressi dalla strada dell’Anas e delimiteremo, all’interno del perimetro urbano della città, gli accessi al centro di Diamante o di Cirella, predisponendo anche una vigilanza. Non lo facciamo perché ci piace fare questo, lo facciamo con grande dolore, perché siamo costretti, in un momento in cui ci rendiamo conto che nel Mezzogiorno può dilagare il virus. Per questo abbiamo l’obbligo di fare di tutto per impedire l’arrivo del virus in città. A coloro i quali immaginano di venire a Diamante diciamo: rispettate le nostre scelte e rispettate voi stessi”.
Come si ricorderà, martedì, il presidente della regione Jole Santelli con propria ordinana ha, di fatto, chiuso San Liucido per la presenza di un focolaio di coronavirus. La situazione ha allarmato anche altri sindaci della costa tirrenica cosentina.
Provvedimenti che prevedono la chiusura dei centri per i non residenti, infatti, sono stati adottati anche i primi cittadini di Paola, Cetraro, Belvedere Marittimo e Grisolia.
Aumentano i sindaci del Tirreno cosentino che “blindano” le loro città
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