Mantova – Una sbandata improvvisa, la brusca frenata nel tentativo di rimettersi in carreggiata e il volo nel fossato. Nell’urto la ragazza alla guida è stata sbalzata dall’abitacolo ed è finita nell’acqua. L’ha salvata un agricoltore di passaggio che s’è accorto della sua presenza benché si trovasse a diversi metri di distanza. Maria Longo, 27 anni, residente a San Silvestro, è ora ricoverata in coma nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Mantova. Le sue condizioni sono molto critiche per i numerosi traumi riportati.
L’incidente è avvenuto la mattina del 3 gennaio in via Chiavica, la strada che collega San Silvestro a Ponteventuno. Mancano pochi minuti alle 9. Maria, alla guida della sua Peugeot 206, sta andando al lavoro. È parrucchiera nel negozio di Jean Luis David di Suzzara. D’un tratto, per cause ancora in corso d’accertamento, sbanda. Prova a frenare nel tentativo di raddrizzare la traiettoria ma non riesce a mantenere il controllo. La vettura finisce nel fosso ribaltandosi. A seguito dell’urto la ragazza viene sbalzata dall’abitacolo a diversi metri di distanza e finisce con il volto nei pochi centimetri d’acqua presenti nel fossato.
Un agricoltore del luogo, passando, vede l’auto nel fossato. «Mi sono avvicinato – racconta – ma non vedendo nessuno ho pensato che i soccorsi fossero già passati. Stavo per andarmene quando ho notato che nel fosso, nascosto dalla vettura, c’era invece qualcuno: una ragazza con la faccia in acqua. Con l’aiuto di un altro l’ho tolta da quella posizione e ho chiamato i soccorsi. Spero con tutto il cuore che possa cavarsela».
Sul posto accorrono un’ambulanza della Croce Verde e l’automedica. Subito dopo i vigili del fuoco di Mantova e gli agenti della Polizia locale di Curtatone. La 27enne è in condizioni critiche. Nell’urto ha riportato numerose lesioni tanto da indurre i medici a trasferirla nel reparto di Rianimazione di Mantova, dove si trova tuttora. Maria Longo è sposata e abita a San Silvestro. I genitori avvertiti del grave incidente stanno tornando dalla Calabria dove stavano trascorrendo le vacanze.
(Fonte e foto: Gazzetta di Matova)