Il sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, Andrea Mancuso, in qualità di pubblico ministero, al termine di una lunga requisitoria, ha chiesto che la corte d’Assise di Catanzaro, presieduta dal giudice Alessandro Bravin, condanni alla pena dell’ergastolo Rosaria Mancuso di 66 anni di Limbadi (VV)- sorella di alcuni boss dell’omonima cosca- e il genero Vito Barbara di 30 anni per l’omicidio di Matteo Vinci e il tentato omicidio del padre Francesco.
I due sono considerati dall’accusa ideatori e promotori del delitto. Come si ricorderà i due Vinci saltarono in aria il 9 aprile 2019 con un’autobomba, imbottita con almeno un chilo e mezzo di polvere pirotecnica. Matteo Vinci morì sul colpo mentre il padre rimase gravemente ferito. Il pm ha anche chiesto la condanna a 20 anni di reclusione per il marito della Mancuso, Domenico Di Grillo (73), e 12 anni per la figlia, Lucia Di Grillo (31), moglie di Vito Barbara.
Il processo riprenderà il 9 novembre con l’intervento dell’avvocato di parte civile, Giuseppe De Pace, mentre le udienze successive, che vedranno gli interventi delle difese, sono state fissata al 18 e 23 novembre e al 14 dicembre, giorno in cui sarà pronunciata la sentenza di primo grado.