Con 110 sì, 64 i no, 3 gli astenuti l’Aula del Senato ha dato il via libera al disegno di legge sull’Autonomia del ministro Calderoli. Il provvedimento, che ha iniziato il suo iter a palazzo Madama, passa alla Camera. Ai banchi del governo erano presenti i ministri Roberto Calderoli, responsabile delle Autonomie e considerato il «padre» del provvedimento, e quello dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani. Presente anche il leader della Lega Salvini.
La protesta del Pd
A protestare contro il Ddl il Pd, con i parlamentari a sventolare la bandiera tricolore, subito ripresi dal presidente di turno, Gianmarco Centinaio. Poi in aula è risuonato l’inno d’Italia, e il presidente ha sospeso la seduta per qualche minuto. La riforma, ha spiegato in dichiarazione di voto Andrea Giorgis, «rischia di accrescere disuguaglianze e divisioni dannose per tutte le Regioni comprese le più infrastrutturate e ricche. Le diseguaglianze sono una zavorra alla crescita e allo sviluppo. Per non accrescerle e preservare l’unità della Repubblica il nostro voto sarà contrario e la nostra opposizione ferma e determinata»
Salvini: “Ora Italia più moderna”
Il Senato ha approvato il ddl Autonomia: è un passo importante verso un Paese più moderno ed efficiente, nel rispetto della volontà popolare espressa col voto al centrodestra che lo aveva promesso nel programma elettorale, dai referendum di Lombardia e Veneto e dalle richieste dell’Emilia-Romagna e di altre regioni italiane. In questo momento mi sento di rivolgere un pensiero particolare a Bobo Maroni». Così il leader della Lega Salvini.
