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sabato, 16 Novembre, 2024
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Autonomia Differenziata, Senese (Uil): Non deve tradursi in diseguaglianze tra Nord e Sud

“La recente decisione della Corte Costituzionale sull’Autonomia differenziata ribadisce l’importanza di principi come l’unità e la solidarietà nazionale, evidenziando criticità in alcune disposizioni della legge, come la gestione centralizzata dei Livelli essenziali delle prestazioni e la modifica delle aliquote fiscali. E’ cruciale che la Calabria sia rappresentata in questo processo decisionale, garantendo servizi equi per tutti i cittadini e scongiurando disparità territoriali. L’autonomia non deve mai compromettere l’uguaglianza dei diritti”. Lo afferma in una nota Mariaelena Senese, Segretaria generale Uil Calabria.

“La Corte Costituzionale sull’Autonomia differenziata, nello specifico, ha evidenziato limiti cruciali per tutelare l’unità e la solidarietà nazionale. La Corte ha sottolineato la necessità di distribuire risorse in base a bisogni standard e non alla spesa storica, oltre a richiedere un coinvolgimento più forte del Parlamento nella definizione dei Lep- aggiunge Senese. La decisione della Corte è un passo importante per garantire diritti uguali a tutti i cittadini, indipendentemente dalla regione di residenza. La nostra regione, con i suoi ritardi infrastrutturali e socio-economici, ha bisogno di servizi pubblici di qualità e di un’allocazione di risorse che rispetti il principio di uguaglianza”.

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Tenuta delle Grazie 13_6_2024

Per la segretaria generale Uil Calabria: “L’autonomia non deve tradursi in diseguaglianze tra Nord e Sud, né privare le regioni meno sviluppate delle risorse necessarie per garantire diritti fondamentali in settori cruciali come la sanità, l’istruzione e le infrastrutture. Invitiamo il governo e le istituzioni a riflettere su questo modello, garantendo che ogni cittadino possa avere accesso alle stesse opportunità. Con la partecipazione attiva del Parlamento e delle parti sociali, si può costruire un Paese più coeso, capace di produrre progresso e di sostenere e rafforzare la crescita delle regioni del Mezzogiorno. na riforma che sia compatibile con la coesione e il progresso del Paese intero”- conclude Mariaelena Senese.

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