A Bagnara calabra il consumo di alcolici da parte di minori è ormai un allarme sociale sentito da tutta la cittadinanza. Dopo i recenti casi di risse in pieno centro e la denuncia della sede “Paolo Bagnato” di Libera, che aveva scritto anche al prefetto per chiedere maggiori controlli, adesso c’è un intervento ufficiale dell’assessora comunale alle politiche sociali, Silvana Ruggiero, che ha annunciato di voler attivare il servizio dello Sportello Adolescenti, un punto di ascolto per ragazzi e famiglie che, già ideato dalla stessa assessora l’anno scorso, non era di fatto partito a causa della pandemia. Ma adesso, per rispondere all’emergenza che vede molti minori del territorio bere alcolici e ubriacarsi per strada nei fine settimana, è il momento di avviare questa attività, che vedrà anche la collaborazione, come professionalità esperta, della dottoressa Catalano, che opera con l’equipe dell’ambito sociale di Villa San Giovanni. Lo Sportello, oltre ad offrire la possibilità di dialogo su temi di disagio giovanile darà anche supporto ai genitori e si occuperà di organizzare momenti di promozione nelle scuole, con lo stanziamento di fondi appositi. Ci saranno inoltre iniziative su canali social e a distanza.
La problematica e la necessità di un contingente maggiore di forze dell’ordine per prevenire episodi di violenza tra i giovani è stata chiesta ufficialmente dall’assessora al prefetto di Reggio Luigi Mariani. Silvana Ruggiero ha fatto presente un più stringengte controllo sul territorio sia fondamentale al fine di contrastare il consumo di alcolici da parte dei minorenni, che spesso si procurano le bevande ai distributori utilizzando carte dei genitori e aggirando così il divieto dell’età. Spiega Ruggiero: “Anche se nei distributori è previsto l’inserimento della tessera sanitaria che verifichi la maggiore età dell’acquirente, così come presso gli esercizi è previsto che vengano vendute bibite alcoliche solo ai maggiorenni, la legge viene elusa perché è sufficiente che un maggiorenne acquisti bevande per poi distribuirle a minorenni. Il fenomeno sta diventando non solo un problema sanitario, stante che sono risaputi i danni provocati dell’alcool a livello psicofisico, ma anche di carattere sociale e di ordine pubblico, in quanto appunto l’abuso di alcol è la causa di risse e atti vandalici che si perpetuano in modo seriale”.
L’assessora conclude: “Colpevolizzare i giovani e le loro famiglie non è utile ad eliminare questa piaga, bensì servono interventi mirati e professionali, perché dietro una dipendenza si possono celare una miriade di situazioni che fanno dell’abuso di alcol, non la causa ma l’effetto del disagio”.