L’indagine della Guardia di Finanza di Reggio Calabria ha portato all’esecuzione di misure interdittive nei confronti di tre commercianti residenti nelle provincie di Reggio Calabria, Cosenza e Pisa, con il divieto temporaneo di esercitare le attivitĆ di impresa, e il sequestro preventivo di 1.146.260,40 euro. I tre, per gli inquirenti, sono responsabili, a vario titolo, di bancarotta fraudolenta per distrazione e documentale e di autoriciclaggio.
Il provvedimento del Gip reggino Vincenzo Quaranta, su richiesta della procura retta da Giovanni Bombardieri, nellāambito di unāoperazione coordinata dai Pm Gerardo Dominijanni e Nunzio De Salvo, arriva a conclusione di una indagine del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Reggio Calabria su una societĆ di commercializzazione di opere d’arte dichiarata fallita dal tribunale di Reggio Calabria.
Le opere d’arte venivano comprate con denaro travasato da una societĆ fallita a un’altra societĆ , mascherando anche una fuoriuscita di somme che finivano in conti personali.
Accertamenti finanziari e analisi di documentazione contabile di oltre dieci anni di attivitĆ hanno evidenziato consistenti prelievi di denaro contante e ingiustificati ordini di bonifico in proprio favore, per un totale complessivo di circa 1.150.000 euro. I tre indagati, dopo aver distratto le somme dalla vecchia compagine sociale, hanno costituito una societĆ analoga che, nel tempo, si ĆØ sostituita in continuazione alla fallita, artificiosamente ceduta a un prestanome nullatenente di Reggio Calabria.
La societĆ fallita ĆØ diventata contenitore dellāindebitamento ed ĆØ stata svuotata di tutto lāattivo patrimoniale. Ricostruita anche la falsa sponsorizzazione di una societĆ di calcio dilettantistica nella zona Nord di Reggio Calabria, riconducibile a uno degli indagati, per circa 150mila euro, che aveva il solo scopo di giustificare lāuscita di liquiditĆ dalle casse della societĆ .