Accolta con grande partecipazione e coinvolgimento, la protesta lanciata, con fervore, da Andrea Graziano, fondatore di ‘Fud Bottega Sicula’. L’iniziativa, dalla denominazione sarcastica e provocatoria, “Blackout Dinner”, oltre a porre l’attenzione sul peso che l’aumento dei costi dell’energia elettrica sta avendo sul mondo della ristorazione, ha cercato di unire le forze di tutti quegli imprenditori e ristoratori che stanno vivendo momenti di grande difficoltà. Con questo gesto, semplicissimo e di forte impatto, tutti i ristoratori sono stati invitati a spegnere, per un’ora, le luci dei propri locali.
Dalle ore 20 alle ore 21, in segno di protesta contro il caro bollette, hanno continuato a lavorare, e cenare, a lume di candela.
Questa importantissima iniziativa, che è frutto dell’esasperazione generata dal caro bollette, ha ricevuto il sostegno di Unilavoro Pmi che ne ha riconosciuto l’importanza ed il valore etico e sociale. Sebastiano Guzzi, Vice Presidente Nazionale Unilavoro Pmi, attento alle problematiche che coinvolgono le imprese, soprattutto in questo importantissimo e delicato momento storico, ha apprezzato questo progetto di contestazione, che richiama l’attenzione sul settore della ristorazione e non solo.
Ritengo, introduce Guzzi, che questa iniziativa, ragguardevole, sia il segnale di un paese che reagisce agli urti violenti di un sistema inefficiente.
Gli aumenti dei costi dell’elettricità, e tutti rincari, continua Guzzi, stanno mettendo in ginocchio i ristoratori, causando molti più problemi di quanto si possa immaginare, con il rischio di un inevitabile effetto domino e il crollo dell’intero comparto.
L’aumento dei prezzi, rimarca Guzzi, soprattutto quello dell’energia elettrica, porterà al collasso tantissime aziende. Molte imprese sono già vicine alla chiusura. Una situazione complicata che potrebbe trasformarsi, conclude, in una nuova e delicatissima emergenza.
Alla protesta hanno partecipato ristoratori, chef e pizzaioli, i quali hanno poi postato le loro foto sui social per testimoniare la loro partecipazione all’evento.
Soddisfatto il suo promotore il quale non credeva nella possibilità che vi fosse questo coinvolgimento. L’ampia valenza nazionale, della “cena al buio”, è stata favorita e sostenuta, con grande entusiasmo, oltre che dai ristoratori, anche da tantissimi altri imprenditori e da gente comune che ne ha apprezzato il tenore.
(c.s.)