“Voglio mettere a disposizione il patrimonio di solidarietà, uguaglianze,a giustizia sociale e umanità che abbiamo costruito a Riace per un progetto che possa far sperare che un’altra Calabria è possibile”. Lo ha detto l’ex sindaco di Riace (Reggio Calabria) Mimmo Lucano, diventato simbolo delle politiche di accoglienza e integrazione dei migranti, nel corso di una conferenza stampa nella quale ha presentato la lista “Un’altra Calabria è possibile”, che alle prossime elezioni regionali sosterrà la candidatura del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, alla presidenza della Regione Calabria.
Lucano sarà candidato come capolista in tutte e tre le circoscrizioni elettorali della Calabria. “L’impegno – ha proseguito Lucano – è ripartire dai luoghi come Riace, dalle periferie, dai paesi che stanno scomparendo È triste pensare che ci sia una deriva dell’umanità. Riace è stata accoglienza, voglia di riscatto sociale ma anche occasione per sedimentare il senso dei beni comuni. Penso al problema dell’acqua come bene pubblico: in questo settore vorrei mettere un impegno speciale, perché tanti Comuni pagano tariffe esorbitanti a società create non per perseguire gli interessi della collettività”.
“Il nostro impegno – ha spiegato l’ex sindaco di Riace – è contro la deriva e la cultura della mafia, delle clientele, della politica affaristica, di una borghesia mafiosa che non fa guardare a una prospettiva per la Calabria. Penso poi alla condizione inaccettabile della sanità, con tantissimi calabresi costretti ad andare fuori regione: la sanità dev’essere un servizio pubblico, non si deve dare spazio alla sanità privata a scapito della collettività. Noi vorremmo realizzare una svolta importante”.
Lucano ha poi specificato: “La mia partecipazione è stata spontanea, non ho fatto calcoli, ho detto sì a de Magistris senza pensarci troppo perché quando ho subito la misura cautelare pubblicamente si è schierato subito dalla mia parte, uno schierarsi convinto e affettuoso, e perché condivido il suo progetto. De Magistris è stato un giudice in prima linea dì questa terra e conosce aspetti che noi non conosciamo. Con orgoglio – ha poi aggiunto l’ex sindaco di Riace – rivendico di essere della sinistra. Il modello Riace è legato a una dimensione quasi utopica della sinistra, ai valori dell’uguaglianza, della giustizia sociale, della lotta alla mafia, sono i valori della sinistra, ma alcuni partiti hanno smarrito la visione di uguaglianza e giustizia sociale, hanno smarrito la capacità di essere dalla parte del popolo. Il modello Riace significa avere preso parte degli ultimi, come dice Papa Francesco nell’enciclica Siamo tutti fratelli”.
Alla conferenza stampa è intervenuto anche, in collegamento video, il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris che si è detto “orgoglioso di avere Mimmo Lucano al mio fianco, lo abbraccio e al quale non mi stancherò mai di dare la mia solidarietà c perché l’umanità non si può mai arrestare”.
Durante la stessa conferenza stampa l’ex sindaco di Riace ha poi tenuto a precisare. “La candidatura alle elezioni regionali non è una ricerca di costruire degli alibi per la mia vicenda giudiziaria”. Lucano ha fatto cenno alla vicenda giudiziaria che lo vede imputato nel processo “Xenia” davanti al Tribunale di Locri per presunte irregolarità nella gestione di progetti per l’immigrazione. “Quello che più mi fa male, che mi amareggia – ha sostenuto Lucano – non è che mi danno il carcere, quello che mi amareggia è il tentativo di denigrazione umana e morale per distruggere un messaggio, distruggere persone e ribaltare completamente la realtà”.
Lucano ha poi osservato: “Quando mi chiedevano di candidarmi al Parlamento europeo sapevo che la possibilità di essere eletto era alta perché era un momento di grande notorietà, ma non l’ho fatto perché ho pensato primo ‘non so l’inglese e cosa vado a fare a Bruxelles’, poi ho pensato che io devo ripartire dalla base, dal villaggio globale, devo accettare la sfida per dimostrare l’innocenza, che esiste un’altra dimensione della politica. E l’ho voluto dimostrare anche al procuratore di Locri, che – ha concluso l’ex sindaco di Riace – aveva detto che io ho ambizioni politiche per dimostrare che non esisteva uno dei teoremi su cui si fonda l’accusa della Procura, quella di avere interessi politici”.