Scuole primaria e media da lunedì tornano in classe. Il Tar ha dato ancora una volta ragione ai genitori calabresi che, come già accaduto a novembre, si sono opposti all’ordinanza del presidente Nino Spirlì, che al termine delle vacanze natalizie aveva disposto la didattica a distanza per tutti gli ordini di istruzione (fino al 15 gennaio per primaria e media, tutto gennaio per secondaria di secondo grado).
Mentre tra poche ore è attesa l’ufficialità della zona arancione nella nostra regione, la decisione del Tar anticipa di qualche giorno il rientro in presenza dei più piccoli disposto da Spirlì ma mantiene la Dad per i liceali.
Il presidente, annunciando una diretta su Facebook, in un breve post ribadisce la volontà di mantenere il punto e reagire a sua volta per vie legali: “Ci opporremo! Per noi, tutti a casa, in sicurezza e in Dad!”. Sotto le sue parole un fiume in piena di commenti, quasi tutti di solidarietà con questa posizione – e ovviamente di recriminazione verso i genitori che hanno presentato il ricorso. Un clima che conferma come in Calabria la questione della riapertura delle scuole in presenza si sia trasformata in un braccio di ferro tra Regione e famiglie, punteggiato di dispetti, insulti e rivalse.
i.m.
Calabria, Tar accoglie ricorso genitori e “boccia” ordinanza di Spirlì. Resta Dad per superiori
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