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venerdì, 18 Ottobre, 2024
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Calcio, il Catanzaro cerca conferme: si punta alla Serie A?

“La rivoluzione è forzata ma adesso costruiremo qualcosa di bello”. Floriano Noto sembra intenzionato ad abbracciare il cambiamento dopo le ultime stagioni ai vertici del calcio “minore”. Le presentazioni di Morganti, Polito e Caserta sottolineano l’esigenza di avviare un nuovo ciclo. E ogni ciclo che inizia ha bisogno di tempo per raggiungere gli obiettivi programmati. Resta quindi da capire se la Serie A sarà davvero il prossimo orizzonte dei giallorossi. Del resto, oltre alla Sampdoria, il prossimo torneo cadetto annovera squadre come Sassuolo, Frosinone e Salernitana, pronte a competere con il Catanzaro e intenzionate all’immediata risalita dopo un anno di purgatorio. Le neo retrocesse dalla Serie A, dunque, saranno sicuramente inglobate nelle prossime quote sulle favorite della Serie B che a breve appariranno sui siti scommesse consigliati da Scommesse.org. E lì, dopo l’incredibile stagione appena passata, ci potrebbe essere nuovamente anche il Catanzaro.

L’ultimo campionato dei giallorossi – “Bisogna dimenticare l’irripetibile e aprire un nuovo ciclo”. Noto preferisce chiudere con il passato e dimenticare la sconfitta di Cremona, all’apice di un campionato che sembrava poter spalancare le porte alla Serie A. Non sono bastate 19 vittorie e nove pareggi per centrare il secondo posto. Non è bastato il quarto miglior attacco della Serie B con Iemmello protagonista e Biasci/ Van de Putte sugli scudi. Iemmello, reduce da una stagione da protagonista, ha provato a insidiare il primato di Pohjanpalo (miglior marcatore a 22 reti), mentre Biasci e Van de Putte hanno totalizzato rispettivamente 11 e 9 reti. Insomma, il pacchetto offensivo è stato sicuramente uno dei punti di forza del Catanzaro dei record firmato Vivarini. La stagione della aquile che si è conclusa allo Zini il 25 maggio scorso e porta con sé le turbolenze legate al rinnovamento di alcune figure chiave nello staff tecnico e dirigenziale. “Sarei un falso se dicessi che non abbiamo avuto problemi”, ha sottolineato Noto riferendosi al divorzio con Vivarini. Così come turbolento è stato anche l’addio con Magalini. Operazioni tuttavia necessarie, perché “Molte delle azioni compiute sono state fatte per dare dignità alla società, perché il Catanzaro va rispettato”, ha concluso Noto. E allora, abbracciare il cambiamento è una scelta obbligata. 

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Il futuro prossimo e gli obiettivi delle aquile – “Dobbiamo stabilizzarci in Serie B, ma non ci poniamo limiti“ ha dichiarato recentemente il presidente giallorosso ai microfoni della stampa. E aggiunge: “Non voglio sentire parlare di ridimensionamento. Il nostro obiettivo? Trovare nuovi giocatori da valorizzare. Sono convinto che troveremo nuovi Vandeputte. Come società non ci tiriamo indietro, vogliamo ripartire con grande voglia e siamo carichi. Il nostro programma è lungimirante e siamo piuttosto sereni guardando al futuro”. Insomma, nessuna esitazione e idee chiare. Il Catanzaro sembra navigare in acque tranquille. In sede di presentazione del nuovo tecnico di Melito Porto Salvo, Floriano Noto si è poi soffermato su uno dei protagonisti dell’ultima stagione, Pietro Iemmello. “Un top player che non c’entra con la B. Costruiremo una squadra che possa metterlo nelle migliori condizioni possibili”. Sembra questo l’altro obiettivo del Catanzaro firmato Caserta: costruire un collettivo in grado di massimizzare il potenziale di uno degli attaccanti più in forma del torneo cadetto.

E così il Catanzaro riparte soprattutto dal 32enne centravanti giallorosso, autore di 17 gol e cinque assist nell’ultimo campionato. Ma anche da Petriccione e Antonini, che in chiave calciomercato possono essere considerati i primi acquisti da inserire nel 4-2-3-1 di Caserta, che sostituirà il 3-5-2 firmato Vivarini. In ottica conferme c’è poi da verificare la permanenza in giallorosso di Scognamillo e Brighenti. Pesante la partenza di Vandeputte, direzione Cremona. Possibile l’arrivo di Pigliacelli, Compagnon e Volpe. Ufficiale la rescissione di Verna. Occhi puntati su Di Molfetta, Bonini, Pio Riccio e Mangraviti. In ogni caso, la Serie A resta il sogno proibito. L’ultima volta, 46 anni fa. “Adesso in città si vedono più maglie del Catanzaro che quelle delle grandi squadre del calcio italiano” ha precisato Noto. Forse è il primo passo verso il paradiso.

 

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